«In sintesi» – La nostra visione dei mercati

I mercati azionari conoscono al momento una sola direzione: verso l'alto. Le valutazioni raggiungono livelli record e l'umore degli investitori è molto ottimista. In modo anticiclico riduciamo quindi la quota azionaria con prese di beneficio.

Vivace umore degli investitori

L'umore degli investitori è euforico. Ciò è poco sorprendente, gli indici azionari globali passano infatti da un massimo all'altro. Lo Swiss Performance Index (SPI), ad esempio, ha superato agevolmente quota 14'000 punti raggiungendo così un nuovo massimo storico. Dai minimi di metà marzo 2020 dovuti al coronavirus, l'indice di riferimento svizzero è salito di oltre il 43%.

 

Utili in forte crescita

A stimolare il rialzo sono prospettive congiunturali positive. Le speranze di un'imminente fine della pandemia e quindi di rapide riaperture, dovrebbero portare a una crescita dell'economia mondiale del 5.5%. Cresceranno nettamente anche i profitti aziendali a livello mondiale. Prevediamo una crescita globale degli utili di oltre il 30%. I risultati trimestrali ora costantemente pubblicati, sono finora complessivamente molto solidi e confermano questo trend ottimista. 

 

Valutazioni elevate

Come sempre, c'è anche un rovescio della medaglia: la forte ripresa dei corsi ha comportato un nuovo netto aumento delle valutazioni e in tal modo i mercati azionari scontano già in buona parte la prevista ripresa degli utili. Anche se valutazioni elevate non significano di per sé la fine di una fase di boom, ulteriori aumenti diventano sempre meno probabili. 

Ostacoli stagionali

Tradizionalmente a maggio inizia la stagione dei mesi borsistici più deboli. Dopo la solida performance registrata da inizio anno e il posizionamento «risk on» molto accentuato e unilaterale degli investitori, c'è motivo di ritenere che il detto di borsa «Sell-in-May» potrebbe confermarsi anche nel 2021.

 

È tempo di (prime) prese di beneficio

Le valutazioni elevate, l'umore euforico degli investitori nonché fattori stagionali inducono alla prudenza sul breve termine e lasciano prevedere un consolidamento nei prossimi mesi. In termini di tattica di investimento ci posizioniamo quindi ora in modo un po' più difensivo, riducendo leggermente la quota azionaria. In concreto, effettuiamo prese di beneficio su azioni europee e dei paesi emergenti. In contropartita abbiamo aumentato la liquidità.