Principio dei tre pilastri in Svizzera

L'obbligo contributivo per le persone che esercitano un'attività lucrativa inizia il 1° gennaio dell'anno in cui compiono 18 anni, mentre per le persone che non esercitano un'attività lucrativa dal 1° gennaio dell'anno in cui compiono 21 anni e dura fino al raggiungimento dell'età di riferimento AVS di 65 anni. Alle donne nate tra il 1961 e il 1969 si applica un regolamento transitorio. L'eventuale proseguimento dell'attività lucrativa oltre l'età di riferimento AVS comporta il mantenimento dell'obbligo contributivo.

Il contributo proporzionale per l'AVS ammonta all'8.7% del salario lordo ed è pagato per metà dal datore di lavoro e per l'altra metà dal collaboratore. Chi non lavora versa i contributi in base al proprio patrimonio e/o al reddito acquisito sotto forma di rendita annua. Gli studenti pagano 514.– franchi, ossia il contributo annuo minimo. 

Ai contributi AVS vanno poi sommati i contributi obbligatori per l'AI, l'indennità per perdita di guadagno (IPG) e l'assicurazione contro la disoccupazione (AD).

I contributi devono essere versati per 44 anni. Per ogni anno di contribuzione mancante si riduce la rendita AVS, di circa il 2.3% per ogni anno non versato. Le lacune contributive subentrano, ad esempio, nel periodo degli studi o durante un soggiorno all'estero in cui non vengono versati contributi. Tali lacune possono ancora essere compensate pagando i contributi arretrati alla cassa AVS entro 5 anni da quando sono sopravvenute.

Le persone coniugate che non esercitano un'attività lucrativa non sono tenute a contribuire, a condizione che l'altro coniuge svolga un'attività lucrativa e versi contributi corrispondenti ad almeno il doppio dell'importo minimo (quindi 514.– franchi x 2 = 1028.– franchi). Lo stesso regime si applica ai partner di un'unione domestica registrata.

Nella cassa pensioni legale sono assicurati tutti i collaboratori a partire dai 18 anni d'età con un reddito minimo annuo di CHF 22'050.– (e fino al tetto massimo di CHF 88'200.–). I lavoratori indipendenti possono sottoscrivere un'assicurazione facoltativa. Nei primi anni lavorativi, tuttavia, sono coperti finanziariamente solo i rischi decesso e invalidità. Una volta raggiunti i 25 anni, si risparmiano averi anche per la rendita di vecchiaia fino alla cessazione dell'attività lucrativa o al pensionamento.

Tutti i collaboratori che lavorano in Svizzera sono assicurati obbligatoriamente per legge contro le conseguenze finanziarie di un infortunio. I collaboratori impiegati presso un datore di lavoro per meno di otto ore alla settimana sono assicurati però solo contro gli infortuni e le malattie professionali e durante il tragitto casa-lavoro. A partire da un orario lavorativo superiore alle otto ore settimanali, l'assicurazione copre sia gli infortuni professionali che quelli non professionali nel tempo libero.  I lavoratori indipendenti possono sottoscrivere un'assicurazione facoltativa.

Attenzione: le persone che non esercitano un'attività lucrativa, i lavoratori indipendenti e i collaboratori con un contratto di lavoro a tempo determinato fino a tre mesi non sono assicurati obbligatoriamente.

Buono a sapersi

Il diritto alle prestazioni e l'importo della rendita variano considerevolmente da una cassa pensioni all'altra e sono definiti nei rispettivi regolamenti integrativi.

Per mantenere il consueto standard di vita anche in età avanzata, bisogna disporre dell'80% circa dell'ultimo salario. Di norma, questo importo non viene raggiunto sommando il 1° e il 2° pilastro. Insieme, questi forniscono solo tra il 60 e il 70% dell'ultimo reddito. Il risparmio previdenziale con il 3° pilastro costituisce così una parte essenziale della previdenza per la vecchiaia, che vi permette al contempo di risparmiare le imposte sul reddito e sulla sostanza.

Tutte le persone con un reddito imponibile soggetto all'AVS che hanno compiuto 18 anni possono effettuare versamenti nel pilastro 3a. È obbligatorio che lavorino in Svizzera, ma possono essere domiciliate anche all'estero.

Il vantaggio fiscale per voi è doppio: potete infatti detrarre dal reddito imponibile i versamenti effettuati (fino a CHF 7'056.– all'anno, dati del 2024) e al contempo l'avere sul conto 3a è esente dall'imposta sulla sostanza.

Dall'entrata in vigore dell'AVS 21, le donne e gli uomini possono riscuotere il terzo pilastro tra i 60 e i 70 anni. Un'eccezione è rappresentata dalle donne nate prima del 1964, che in virtù di un regolamento transitorio possono scegliere di incassare l'avere del pilastro 3a già dai 59 anni. Chi continua a lavorare anche dopo l'età di riferimento può riscuotere il terzo pilastro entro i 70 anni.

Tenete presente che il conto 3a è bloccato, quindi in generale non è possibile ritirare il denaro anticipatamente. Sono però ammesse alcune eccezioni:

• costruzione o acquisto di un'abitazione di proprietà a uso proprio
• riscatto nella cassa pensioni
• trasferimento definitivo all'estero
• avvio di un'attività lucrativa indipendente
• diritto a una rendita d'invalidità totale

Effettuando presto una pianificazione della previdenza dettagliata vi mettete al riparo da potenziali lacune di reddito dopo il pensionamento, come pure in caso di incapacità di guadagno o di decesso. È importante che tali lacune previdenziali siano colmate in tempo con una previdenza e copertura individuali. Richiedete una consulenza tecnica su questo tema.