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Archithema: a forma di cristallo

A Flims, l'architetto Dominique Meier ha creato la casa ideale per una famiglia di cinque persone: flessibile, lungimirante e ben inserita nella regione.

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Un articolo di metermagazin.com per Raiffeisen. Autore: Anita Simeon Lutz, Foto: Lukas Murer Fotoarbeiten

Erano ormai anni che la coppia con tre figli in età scolare cercava un immobile a Flims, nei Grigioni, per realizzare il sogno di avere una casa adatta alla propria famiglia. Alla fine, hanno trovato ciò che cercavano in un terreno nella parte bassa del paese: le qualità non erano però subito evidenti. Da un lato la parcella ha una pendenza totale di dodici metri di dislivello verso sud-est, inoltre la vista sull'imponente Flimserstein è a nord, quindi con una bassa esposizione al sole. «Questi due punti andavano integrati nel progetto», spiega l'architetto, «inoltre il committente aveva in mente una disposizione degli spazi piuttosto ampia».

Qualità degli ambienti interni

Attraversare i tre piani della casa rivela una sequenza di qualità spaziali diverse. Le dimensioni dei locali e la loro disposizione tengono conto delle diverse funzioni dei piani. Al piano terra, le pareti avvolgono stanze private che attualmente ospitano le camere da letto dei bambini. In un secondo momento sarebbe però anche possibile separarle, in modo da realizzare un appartamento con accesso a parte dal piazzale.

Il piano intermedio è caratterizzato da un fluido susseguirsi di locali diversi. Una parete di cemento separa gli ambienti privati da quelli destinati anche a chi non fa parte della famiglia, vale a dire la camera da letto principale con ufficio, cabina armadio e bagno dalla zona della camera degli ospiti e dall'ampio ingresso.

La struttura architettonica si completa all'ultimo piano con un open space che il tetto a forma di prisma appuntito e la parete in cemento dalle forme plastiche suddividono in aree di varia atmosfera. Da qui ci si può godere il meraviglioso panorama montano tutt'intorno, senza però avere la sensazione di essere esposti. Dietro la parete di cemento, che insieme alla scala conduce all'ultimo piano, si trova la biblioteca, un moderno salotto in pino cembro. 

Inserimento esterno

La flessibilità d'uso degli ambienti è stata un aspetto importante del progetto, che si riflette anche nella materializzazione. L'atmosfera all'interno dell'edificio è caratterizzata da alcuni materiali ricercati e naturali come il cemento, i pavimenti in cemento duro e l'intonaco di calce. Gli infissi in pino marittimo e le piastrelle in ceramica smaltata lucida sono piccoli dettagli che fanno la differenza.

L'alto livello di accettazione della casa nel quartiere dimostra anche che è possibile costruire qualcosa che si integri perfettamente con l'ambiente circostante, anche con materiali e design nuovi e moderni. Ad esempio, la speciale facciata in legno, rivestita con doghe di legno grezzo pre-carbonizzato secondo la tecnica giapponese «Sou Sugi Ban». Ciò ricorda i vecchi fienili che appaiono quasi neri quando vengono «conciati» dal sole e dal vento. Le sezioni volumetriche della casa sono state però collocate e lavorate con precisione nella facciata continua. In questo modo, nonostante la facciata in legno, l'edificio appare spigoloso e cristallino, il che gli conferisce una forte personalità.

Il legno grezzo pre-carbonizzato (Shou Sugi Ban) della facciata dà vita a un forte contras

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