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07.09.2022

Ricerca sulle PMI: l'ottimismo permane e la sostenibilità diventa un fattore di successo

  • La maggior parte delle PMI svizzere continua a guardare con ottimismo al proprio sviluppo economico.
  • Tra i principali rischi congiunturali si annoverano gli elevati prezzi di energia e materie prime, la disponibilità di queste ultime e la carenza di personale qualificato.
  • Le PMI intervistate attribuiscono grande importanza strategica alla sostenibilità ed è in forte aumento anche l'impegno per catene di fornitura sostenibili.
  • Le principali richieste rivolte alla politica riguardano l'incentivazione della transizione energetica, il miglioramento dei rapporti con l'UE, la riduzione della burocrazia e la copertura delle esigenze di personale qualificato.
     

Zurigo, 7 settembre 2022. La Ricerca sulle PMI fornisce, per la quinta volta, un quadro dell'umore delle PMI svizzere. Nel sondaggio di quest'anno l'accento è stato posto sulle sfide attuali e sui temi della sostenibilità e delle catene di fornitura sostenibili. I risultati mostrano che la guerra in Ucraina, l'aumento dei prezzi e le difficoltà di approvvigionamento di energia e materie prime preoccupano molti imprenditori che si sono espressi sulla situazione attuale della loro impresa nell'ambito della Ricerca sulle PMI.

Ciononostante, le PMI svizzere intervistate continuano a guardare al futuro con ottimismo. Negli ultimi dodici mesi, il 56 per cento di esse ha registrato un ulteriore incremento del fatturato. Inoltre, più della metà di esse (63 per cento) prevede un miglioramento della cifra d'affari per l'anno 2022. Nonostante la forte pressione, le PMI svizzere appaiono più preparate alle crisi rispetto al passato. Solo l'otto per cento degli intervistati dichiara di non essere preparato alle crisi e, di conseguenza, di poter reagire da male a molto male.

Roger Reist, Responsabile Clientela aziendale, Treasury & Markets e Membro della Direzione di Raiffeisen Svizzera, è impressionato dalla capacità di resistenza delle PMI svizzere: «Gli anni passati dimostrano chiaramente che le PMI svizzere possono reagire alle situazioni di crisi con grande adattabilità e flessibilità. Durante la pandemia di coronavirus non si sono limitate a dimostrare questa incredibile resilienza, ma l'hanno potenziata. Non sorprende quindi che la maggior parte delle PMI svizzere intervistate gestisca particolarmente bene anche le nuove sfide.»

 

Ottimismo leggermente offuscato

L'inflazione, l'accesso alle risorse e l'interruzione delle catene di creazione del valore internazionali incidono sulla situazione economica delle PMI svizzere. Di conseguenza, la prospettiva per i prossimi dodici mesi è leggermente turbata rispetto alla primavera del 2021. Poco meno della metà delle imprese intervistate prevede condizioni quadro economico-politiche molto buone o buone; le PMI più grandi (con fatturato di oltre dieci milioni di franchi) valutano le condizioni quadro economico-politiche più positivamente rispetto a quelle più piccole.

Le PMI valutano invece la propria situazione economica in modo migliore. Il 73 per cento delle PMI intervistate definisce da molto buona a buona la situazione economica attuale della propria impresa. L'87 per cento di esse prevede per il 2022 un fatturato in aumento o almeno invariato.

Tra i maggiori rischi congiunturali per i prossimi dodici mesi le PMI intervistate individuano i prezzi elevati di energia e materie prime, la disponibilità di queste ultime e l'accesso a personale qualificato. La buona situazione economica delle PMI svizzere e le prospettive positive non devono però distogliere dalle preoccupazioni generate dagli attuali focolai di crisi e dai relativi rischi congiunturali. Le relazioni bilaterali con l'UE, la pandemia e i temi di politica finanziaria, come la politica dei tassi della BNS o la volatilità dei tassi di cambio, sono diventati, invece, meno importanti come rischio congiunturale per le PMI.

 

La sostenibilità prende sempre più piede

La sostenibilità e in particolare le catene di fornitura sostenibili diventano fattori importanti per il successo delle PMI. Per tre quarti delle PMI, la sostenibilità è parte integrante della strategia aziendale. Inoltre, la metà delle aziende intervistate vede il tema della sostenibilità come opportunità mentre solo il 17 per cento lo identifica come una sfida.

Per il futuro, quasi la metà dei partecipanti al sondaggio riporta di voler investire, ogni anno, dal due a oltre il dieci per cento del fatturato nella sostenibilità sociale e ambientale di catene di fornitura e prodotti. La massima priorità è data alla riduzione delle emissioni di CO2. Solo il 15 per cento non intende effettuare investimenti. La problematica delle catene di fornitura, quest'anno particolarmente accentuata, emerge chiaramente in questo studio. Nella scelta di catene di fornitura sostenibili, per le aziende intervistate i fattori orientati alla protezione dell'ambiente sono secondari, mentre sono prioritarie la sicurezza e la stabilità. La fornitura rapida e puntuale di prodotti e servizi è diventata il principale criterio di acquisto dei clienti e, dunque, il fattore competitivo determinante per le PMI.

 

Appello alla politica

Un anno dopo il fallimento dell'accordo quadro, oltre la metà delle aziende intervistate si aspetta che la politica risolva la questione UE e crei condizioni quadro stabili e prevedibili; un aspetto particolarmente importante per le aziende più grandi. Alla domanda sui tre temi principali cui dovrebbe dedicarsi la politica, il 32 per cento dei partecipanti al sondaggio ha indicato l'incentivazione della transizione energetica.

Inoltre, quasi un terzo degli intervistati considera la copertura delle esigenze di personale qualificato come una delle richieste più importanti alla politica. La disponibilità di personale specializzato ben formato diventa un fattore di successo determinante per l'ulteriore crescita. Gli anni passati hanno dimostrato chiaramente che, in questo senso, sono necessari considerevoli sforzi sia da parte della politica sia da parte degli imprenditori.

Lo studio «Ricerca sulle PMI», condotto dal 2018, offre ogni anno una valutazione della situazione delle PMI svizzere. Al sondaggio di quest'anno hanno partecipato 565 rappresentanti di PMI svizzere. L'edizione attuale e altre informazioni sono disponibili su: raiffeisen.ch/ricerca-sulle-pmi-2022