Come avere successo negli investimenti – È una maratona, non uno sprint

Il 2020 mostra l'importanza di seguire la propria strategia sul lungo periodo. Nonostante forti oscillazioni, per chi si è attenuto alla propria strategia d'investimento con coerenza e senza emozioni, le perdite sono contenute. Chi poi ha suddiviso il patrimonio su varie classi d'investimento ha beneficiato dell'effetto di diversificazione riducendo ulteriormente le oscillazioni del portafoglio.

Per il mercato azionario svizzero c'è solo una direzione

Cos'hanno in comune le corse e le operazioni di borsa? Entrambi stanno vivendo un boom. La crisi del coronavirus ha favorito non solo la consapevolezza dell'importanza di mantenersi in forma sia fisicamente che mentalmente ma anche quella di essere attivi in borsa. Anche se tassi bassi, volatilità elevata e prospettive incerte preoccupano gli investitori, sono proprio i piccoli risparmiatori ad avventurarsi in borsa. Ora che è in vista un vaccino contro il coronavirus, aumentano i segnali positivi per il post pandemia. Per chi paragona gli investimenti a una maratona ci sono sempre opportunità di ingresso. In fin dei conti, si può iniziare in qualunque momento ad allenarsi nella corsa. Anche in una maratona d'investimento ci sono delle flessioni. Eventi di questo tipo destinati a lasciare tracce durevoli sono stati la crisi finanziaria del 2008/09 o lo scoppio della bolla tecnologica all'inizio del millennio. Spesso, a posteriori, queste situazioni sono visibili solo come delle piccole contrazioni.

SMIC (SMI incl. dividendi) dal 1995

Fonti: Bloomberg, Raiffeisen Svizzera CIO Office

Soprattutto gli investitori anticiclici cercano di sfruttare queste opportunità acquistando quando gli altri investitori vanno in panico. Questa strategia ha i suoi rischi, ma può essere ricompensata con rendimenti elevati. Il banchiere Carl Mayer von Rothschild l'ha riassunta 200 anni fa nel detto: «Comprare quando tuonano i cannoni, vendere quando suonano i violini». Un corridore cercherebbe probabilmente di staccare gli avversari in salita, quando mostrano segni di debolezza. 

Una strategia d'investimento orientata al lungo periodo è l'elemento centrale per investimenti di successo, perché determina il rischio che gli investitori sono pronti a correre e permette di definire le aspettative in termini di rendimento. La domanda è quindi: quali oscillazioni possono e vogliono accettare gli investitori? La strategia d'investimento corrisponde quindi al piano di allenamento del corridore. Si tratta cioè di stabilire quale obiettivo deve essere raggiunto e con quale impegno in allenamento. Lo sportivo si vuole allenare cinque volte alla settimana per provare a correre la maratona in 3 ore e 30 minuti? O gli bastano tre allenamenti a settimana perché il suo scopo è semplicemente arrivare al traguardo?

A determinare l'entità delle oscillazioni in un portafoglio d'investimento è soprattutto la quota azionaria. In generale, vale la regola: la quota azionaria in percentuale si ottiene sottraendo l'età dell'investitore da 100. Dato che gli investitori giovani hanno un orizzonte d'investimento più lungo, possono assumersi rischi più elevati. Con l'aumentare dell'orizzonte temporale, infatti, cresce anche la probabilità di recuperare le perdite. Anche una preparazione atletica sufficientemente lunga rende più probabile uno svolgimento ottimale della maratona il giorno della gara. 

Per prevenire gli infortuni bisogna seguire un buon mix di allenamento, rigenerazione e alimentazione. Allo stesso modo, gli investitori dovrebbero ripartire i rischi, ad esempio su diverse classi d'investimento, regioni, settori e valute. Per quanto riguarda la quota azionaria, si può scegliere se detenere diverse azioni o puntare su fondi. Chi investe sul mercato svizzero, con Nestlé, Novartis e Roche detiene azioni dei leader mondiali del settore alimentare e farmaceutico. Manca però una quota per il settore tecnologico, un settore che grazie ad aziende come Apple, Alphabet e Microsoft è considerato tra i vincitori della crisi del coronavirus in quanto accelera la digitalizzazione. Gli investitori possono ad esempio prendere in considerazione un impegno nel Nasdaq 100, che ha un forte orientamento tecnologico. Con un Exchange Traded Fund (ETF) essi si posizionano negli Stati Uniti, nel dollaro statunitense e nel settore tecnologico a elevata crescita, ottenendo una diversificazione nettamente più ampia di un portafoglio svizzero medio.

L'oro quale porto sicuro rispetto al mercato azionario

Non si tratta, quindi, di fare sempre lo stesso giro, ma di inserire scatti e salite; si può anche andare a nuotare o salire in sella alla bicicletta. Un allenamento unilaterale va evitato tanto quanto una politica d'investimento unilaterale. Questi allenamenti richiedono altri movimenti, altri gruppi muscolari. Questo compito viene assunto nel portafoglio da altre classi d'investimento. Ad esempio l'oro viene utilizzato come porto sicuro e dovrebbe proteggere il patrimonio dalle oscillazioni. In questo caso si parla di correlazione negativa o debole. Ciò significa che quando le azioni scendono, quindi, l'oro sale o comunque perde meno. Essendo un valore reale, comunque, il metallo prezioso è anche un riparo contro l'inflazione. Questo non è per ora un tema d'attualità, ma viste le massicce misure di politica monetaria delle banche centrali lo potrebbe diventare in futuro. La situazione può diventare pericolosa quando gli investitori sono legati all'oro ad esempio da fattori emotivi.

Oro e S&P 500 dall’’inizio dell’anno, indicizzati

Fonti: Bloomberg, Raiffeisen Svizzera CIO Office

Le banche europee mostrano segni di debolezza già da anni

In generale, le emozioni andrebbero lasciate fuori. Sarebbe come allenarsi all'alba durante una nevicata o fare una corsa di tre ore sotto il sole cocente, un’impresa che richiede troppi sforzi. Anche negli investimenti non è sempre tutto roseo. Un tema difficile sono le rettifiche di portafoglio. Vendere un investimento in perdita fa spesso più male di un muscolo indolenzito. Dal punto di vista dell'investitore, però, potrebbe valere la pena di separarsi da investimenti deboli e di puntare su quelli con prospettive migliori (come ad esempio negli ultimi anni il settore bancario).

Nonostante le raccomandazioni di carattere generale, investire rimane una questione individuale. Gli investimenti devono essere adatti all'investitore. La scarpa da corsa del campione del mondo non è comoda per chiunque, e non tutti devono essere maratoneti. Allacciarsi le scarpe e uscire all'aria aperta fa sempre bene. Forse è proprio ora il momento di comprare un paio di azioni.

Stoxx 600 Banks e Stoxx 600 a confronto, indicizzati

Fonti: Bloomberg, Raiffeisen Svizzera CIO Office

Il CIO spiega: cosa significa questo per voi come investitori?

Per gli investitori, il 2020 è stato una cartina al tornasole. Il crash di marzo dovuto al coronavirus e la quasi altrettanto rapida ripresa dei mercati hanno messo a dura prova i nervi di molti. Chi in primavera, guidato dalle emozioni, si è fatto prendere dal panico e ha venduto i propri investimenti, sarà oggi in preda ai rimorsi. Ad avere successo sono stati quelli che hanno stoicamente mantenuto la propria strategia d'investimento. Si vede così quanto sia importante avere una strategia d'investimento chiara e orientata sul lungo periodo.

Una strategia del genere è definita dalla capacità di rischio e dalla propensione al rischio del singolo investitore. Una volta stabilita, va mantenuta anche in periodi turbolenti. Chi infatti a marzo è andato in panico dovrebbe riflettere sul proprio atteggiamento ora dopo che si sono calmate le acque. Si tratta per prima cosa di chiedersi quale sia la propria propensione al rischio. Forse in realtà questa è minore di quanto si pensasse? Se così fosse, va modificata la strategia d'investimento (e in questo vi aiutano volentieri i nostri consulenti agli investimenti). In tutti gli altri casi l'investitore deve invece mantenere la strategia e lasciare che il tempo lavori per lui.      

Matthias Geissbühler, CIO Raiffeisen Svizzera