Idea d'investimento Immobili in Svizzera

La scarsità d'offerta è e rimane il tema dominante del mercato immobiliare svizzero. L'elevata domanda, unita alla bassa attività edilizia residenziale, causa un aumento nei prezzi degli affitti. Contrariamente ai locatari, queste prospettive appaiono promettenti per i locatori. In Svizzera gli immobili rimangono una classe d'investimento che offre opportunità di rendimento elevate.

Aspetti principali in breve

L'offerta di alloggi non riesce a tenere il passo con l'elevata domanda. Di conseguenza gli affitti aumentano.
 

Il calo degli sfitti e l'aumento degli affitti significano proventi più consistenti per i proprietari di immobili a reddito.
 

Le persone private costruiscono sempre meno. L'attività edilizia si sta spostando sempre più verso gli investitori professionali.
 

Grazie ai fondi immobiliari, gli investitori possono partecipare agli sviluppi del mercato immobiliare anche senza dover costruire o acquistare direttamente un immobile.

La carenza di alloggi rende gli affitti più cari

Chi cerca casa deve essere dotato di grande pazienza e di un budget altrettanto cospicuo. Gli affitti degli appartamenti sono aumentati enormemente. E non solo nelle città e negli agglomerati urbani. A livello nazionale gli affitti offerti sono cresciuti del 7.8 per cento tra la metà del 2023 e la metà del 2025. Ciò corrisponde a un tasso di crescita annualizzato del 3.8 per cento. L'attuale dinamica dei prezzi degli affitti è di gran lunga superiore alla media degli ultimi 30 anni circa. Dal 1996 gli affitti sono aumentati annualmente del 1.1 per cento.

Per quanto riguarda gli affitti in essere, i margini di aumento sono inferiori, in quanto dipendono, tra l'altro, dall'andamento del tasso d'interesse di riferimento ipotecario. Nel 2023 questo tasso è salito per ben due volte. Di conseguenza molti locatori hanno aumentato l'affitto, il che, in combinazione con il corrispondente innalzamento dei canoni di locazione offerti, ha determinato una crescita significativa dell'indice dei canoni di locazione. A causa del calo dei tassi, è già stata fatta marcia indietro su un aumento del tasso d'interesse di riferimento. Entro la fine dell'anno, lo stesso dovrebbe avvenire con il secondo. Pertanto, nei prossimi trimestri gli affitti in essere aumenteranno un po' meno rispetto agli ultimi tempi. Tuttavia, ciò influenzerà appena la tendenza rialzista a lungo termine. L'indice dei canoni di locazione rappresentativo per l'intero parco immobiliare, calcolato dall'Ufficio federale di statistica, evidenzia che dal 2000 gli affitti sono aumentati in media di oltre il 40 per cento.

Questa dinamica continuerà anche nel prossimo futuro, dal momento che in Svizzera gli alloggi continuano a scarseggiare. Quasi i due terzi della popolazione necessitano di un appartamento in affitto, ma l'offerta non riesce a tenere il passo con la domanda. Attualmente in Svizzera si creano molti più nuclei familiari che nuovi appartamenti.

Aumento rapido dei prezzi degli affitti come non si vedeva da tempo

Indice degli affitti offerti e indice degli affitti UST (100 = 1t00)

Indice degli affitti offerti e indice degli affitti UST

Fonte: Economic Research, Raiffeisen Svizzera

Prospettive promettenti per i locatori

Diversamente dai locatari, queste prospettive sono favorevoli dal punto di vista dei locatori. Il calo degli sfitti e l'aumento degli affitti significano proventi più consistenti per i proprietari di immobili a reddito. E se gli introiti crescono e i rischi diminuiscono, anche le valutazioni aumentano a parità di altre condizioni quadro. Il nuovo contesto di tassi bassi stimolerà ulteriormente la domanda di investimenti immobiliari e crea potenziale per ulteriori incrementi di valore.

Gli svizzeri costruiscono sempre meno

Come mostra lo studio «Immobili in Svizzera» di Raiffeisen, sempre meno privati si avventurano in progetti edilizi. Nel 2001, i privati rappresentavano ancora quasi il 40 per cento degli appartamenti nelle domande di costruzione presentate. Nel frattempo questa quota si è più che dimezzata e nel 2023 è pari soltanto al 18 per cento. Per quanto riguarda le case unifamiliari, nel 2023 sono state presentate per la prima volta più domande di costruzione da parte di altri committenti che da parte di privati. Il motivo: gli ostacoli alla costruzione sono sempre più numerosi.

Oltre ai requisiti finanziari elevati, anche i crescenti requisiti legali e normativi scoraggiano gli svizzeri dal costruire. Per molto tempo gli investitori istituzionali hanno colmato questa lacuna, riuscendo fino alla metà dello scorso decennio a compensare il ritiro degli investitori privati. Tuttavia l'attività edilizia residenziale è in calo ormai da anni. La ragione principale del crollo dell'edilizia è una pianificazione territoriale inadeguata, che esige un'edilizia ad alta densità ma non fornisce condizioni quadro adatte allo scopo.

Nonostante l'animato dibattito pubblico attualmente in corso, gli elevati ostacoli all'edilizia residenziale non sembrano destinati a ridursi a breve termine. Ciò significa che anche il crollo strutturale dell'edilizia non sarà superato a breve. Questo spinge i prezzi al rialzo e rende gli immobili un investimento in valore interessante. Anche chi non possiede una casa o un appartamento e non è disposto ad assumersi l'impegno di diventare committente può partecipare a tale sviluppo del mercato. Investendo in fondi immobiliari, gli investitori hanno accesso a un portafoglio immobiliare diversificato e partecipano agli sviluppi del mercato immobiliare svizzero.

Sono interessato/a: vi prego di contattarmi