Lo sapevate? Cinque fatti sulla previdenza in Svizzera

In Svizzera gli uomini vanno in pensione a 65 anni, le donne a 64. Con l'approvazione della riforma AVS 21 si ha un aumento graduale dell'età di pensionamento, chiamata ora età di riferimento, delle donne, che passa dai 64 ai 65 anni. A partire dal 2028, quindi, sarà in vigore un'età di riferimento uniforme di 65 anni. L'aspettativa di vita è di rispettivamente 81 e 85 anni. Ne consegue che chi va in pensione ha in media da 15 a 20 anni davanti a sé. Questo periodo va pianificato – non solo con hobby, viaggi o la realizzazione di altri sogni, ma soprattutto anche finanziariamente: con AVS, cassa pensioni e previdenza privata. 

Non tutti desiderano rimanere professionalmente attivi fino all'età di riferimento prevista dalla legge. A 60 anni circa il 10 per cento dei dipendenti ha smesso di lavorare. A 63 anni, già più di un quarto. Ma non tutti possono permetterselo: chi va in pensione anticipata deve mettere in conto riduzioni delle rendite e ha quindi bisogno di un patrimonio più elevato.

Il lavoro a tempo parziale è sempre più diffuso: oltre un terzo delle persone professionalmente attive, lavorano meno del 90 per cento. Tra le donne, questa forma di lavoro è tre volte più frequente rispetto agli uomini. Il lavoro a tempo parziale ha però delle insidie: chi guadagna di meno a causa del tempo parziale, anche in età avanzata dovrà cavarsela con prestazioni inferiori dell'AVS e, soprattutto, della cassa pensioni. Ovvero: proprio per persone che lavorano a tempo parziale la previdenza personale è molto importante.

In Svizzera, la maggioranza delle donne guadagna tra 4'000 e 5'000 franchi al mese; la maggioranza degli uomini tra 5'000 e 6'000 franchi. Dopo il pensionamento gli svizzeri percepiscono in media 1'875 franchi al mese dall'AVS e 2'385 franchi dalla cassa pensioni. Per molti pensionati questo significa: necessità di altri risparmi per mantenere il tenore di vita abituale anche in età avanzata.