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Abitazione

Archithema: in movimento

L'interesse per lo spazio creato per le persone spinge Nina Cattaneo, Pascal Marx e Bettina Marti a intraprendere percorsi anche insoliti.

metermagazin.com

Un articolo di metermagazin.com per Raiffeisen. Autore: Britta Limper, Foto: Douglas Mandry.

Dinamismo e apertura

Se esiste uno studio di architettura che si può definire classico o una guida per realizzarne uno, allora Ruumfabrigg non si è certo attenuto a queste linee guida comuni. Pascal Marx, Nina Cattaneo e Bettina Marti si distinguono da altri giovani architetti già per la composizione del loro trio. Con Bettina, i due architetti del PF Nina e Pascal hanno al loro fianco una persona che ha studiato amministrazione e contabilità da zero grazie al Master of Science in Business Administration. Eppure, non c'è una rigida divisione del lavoro come invece ci si potrebbe aspettare.

«Apprezziamo la prospettiva esterna che Bettina apporta ai nostri progetti», afferma Nina, riferendosi al dialogo che prevale in Ruumfabrigg. I tre discutono infatti non solo i progetti, ma anche il percorso che vogliono seguire in quanto studio di architettura, i processi, le ideologie e l'assegnazione dei ruoli. O come dice Pascal: «Il nostro studio evolve continuamente. Corriamo, modifichiamo qualcosa, corriamo...»

E sono proprio questo dinamismo e quest'apertura a emergere nei loro progetti. Ogni intervento edilizio, sia esso di nuova costruzione o di ristrutturazione, richiede soluzioni specifiche. L'obiettivo è quello di riconoscere le qualità degli edifici e dei luoghi e di scoprire il potenziale che magari può apparire agli occhi di chi osserva solo a un secondo sguardo. Ruumfabrigg non è favorevole alla conservazione di un edificio a qualsiasi costo. «Se l'analisi architettonica dimostra che una nuova costruzione avrebbe più senso, allora consigliamo di optare per questa soluzione», afferma Nina, «perché anche in questo caso serve un motivo». I progetti di ristrutturazione che i giovani architetti sono riusciti a realizzare finora mostrano in modo impressionante come riescano a valorizzare i punti di forza di un vecchio edificio attraverso un'analisi approfondita e un concetto coerente. Nina e Pascal discutono a fondo con i clienti per scoprire i loro desideri, cercando di esprimerli non in immagini dirette ma in termini di esigenze.

Ristrutturazione della casa Schöfzig

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Nel caso della casa Schöfzig, i punti di forza del vecchio edificio hanno prevalso, tanto che l'idea iniziale di sostituirlo con uno nuovo è stata rapidamente accantonata.
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L'edificio, qui raffigurato prima della ristrutturazione, fu costruito nel 1778. Dato che si trova al di fuori della zona edificabile, la ristrutturazione è stata soggetta a ulteriori restrizioni. Foto: Ruumfabrigg
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L'edificio originale a blocchi è stato conservato nel suo carattere esterno e interno, pur modernizzandolo. Con la sua facciata in legno, la struttura annessa si integra armoniosamente con il vecchio edificio senza invadenza.
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L'ampliamento si apre sul lago di Walenstadt con una sottile finestra orizzontale che prende tutto l'angolo.
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Vecchio e nuovo si incontrano, si completano e si arricchiscono a vicenda.
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La cucina dell'edificio annesso, sopra la quale si trova il bagno, si apre sulla zona pranzo a tutta altezza.
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Il legno caratterizza anche gli arredi interni dell'ampliamento.
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Vecchio e nuovo sembrano fondersi perfettamente: un'impressione supportata anche dal pavimento continuo in cemento duro lucidato.
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Una stufa ad accumulo al piano terra integra il riscaldamento a pavimento, garantendo una piacevole temperatura ambiente.
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La camera da letto al piano superiore gode di finestre con vista sul lago di Walenstadt e sulle montagne del Churfirsten. Le vecchie pareti a blocchi conferiscono alla stanza il suo fascino.

Ristrutturazione della casa Höckler

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Progetto Höckler: l'edificio di 150 anni con annessa stalla forma una sorta di borgo con due stabili commerciali distaccati e più recenti.
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Là dove prima della ristrutturazione c'erano piccole camere in contrasto con le moderne esigenze abitative, oggi una struttura ad albero crea una figura abitativa aperta e spaziosa. A tale scopo l'edificio è stato completamente «sventrato».
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I nuovi pavimenti, soffitti e pareti sono semplici rettangoli quasi privi di struttura, in contrasto con le vivide pareti di pietra.
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La struttura di colonne e travi portanti poggia sulle rientranze delle pareti esterne esistenti.
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Gli elementi esistenti e quelli nuovi rimangono riconoscibili e hanno un rapporto strutturale visibile tra loro.
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Una nuova struttura composta da colonne e travi portanti con superfici di tamponamento orizzontali e verticali. Il nuovo spazio abitativo è caratterizzato dalle possenti pareti di pietra.
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I materiali naturali completano la muratura in pietra.
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La costruzione strutturale è sempre presente nelle camere.