L'esecutore testamentario

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L'attuazione delle ultime volontà di una persona deceduta è un compito decisamente impegnativo. Con il coinvolgimento di un esecutore testamentario è possibile evitare problemi, quali ad esempio una gestione della successione lacunosa oppure liti fra gli eredi. 

 

Come viene nominato un esecutore testamentario? 

L'esecutore testamentario viene nominato dal testatore tramite disposizione di ultima volontà (testamento o clausola testamentaria nel contratto successorio). Può anche essere nominato un esecutore testamentario sostituto nel caso in cui il primo esecutore testamentario rifiuti l'incarico o non possa svolgerlo (ad esempio per motivi di salute o a causa dell'età avanzata).

 

Come si viene a conoscenza del fatto di essere stati designati esecutori testamentari?

Dopo il decesso del testatore, l'autorità competente per l'apertura della disposizione testamentaria comunica all'esecutore testamentario indicato la sua nomina. Questi può rifiutare il mandato entro 14 giorni, in caso di silenzio si riterrà accettato. L'esecutore testamentario è legittimato tramite il certificato di esecutore testamentario, il quale rappresenta la prova della nomina e dell'assunzione della funzione. 

 

Come viene indennizzato l'esecutore testamentario?  

L'esecutore testamentario ha diritto a una remunerazione adeguata per la sua attività. Per il calcolo dell'onorario sono determinanti il tempo necessario, la complessità della situazione, la portata e la durata dell'incarico così come la responsabilità assunta. L'esecutore testamentario è soggetto all'obbligo di rendiconto e deve poter giustificare le sue spese. Raiffeisen non conteggia le sue prestazioni come esecutore testamentario con un onorario forfettario, ma in base all'onere effettivo con una tariffa oraria di CHF 220.– IVA esclusa (aggiornamento 03/2020).

 

Quando ha senso impiegare un esecutore testamentario?

In particolare nel caso di costellazioni complesse si raccomanda di coinvolgere un esecutore testamentario neutrale. Ad esempio:

  • in caso di patrimoni articolati e relazioni familiari complesse;
  • in caso di valori patrimoniali all'estero;
  • quando nella successione rientrano aziende, partecipazioni o immobili;
  • in caso vi sia un grande numero di eredi;
  • quando si prevedono controversie o disaccordi tra gli eredi.

L'esecutore testamentario, in qualità di persona neutrale, agisce da catalizzatore e rende più rapida la divisione dell'eredità. Se come esecutore testamentario viene nominata una persona fisica si raccomanda di nominare quale sostituto una seconda persona fisica o giuridica. 

 

Qual è la responsabilità dell'esecutore testamentario?

L'esecutore testamentario è soggetto alla sorveglianza delle autorità competenti. Gli eredi, i legatari e i creditori possono presentare reclamo presso l'autorità di vigilanza contro le azioni e le disposizioni dell'esecutore testamentario. Una violazione degli obblighi dell'esecutore testamentario si verifica, tra le altre cose, quando si violano delle disposizioni del testatore, delle disposizioni legali o degli accordi di divisione degli eredi. L'esecutore testamentario risponde soltanto nel caso in cui venga provata una colpa da parte sua. Per sottrarsi alla responsabilità lo stesso dovrà poter dimostrare di avere agito in modo corretto.

Una destituzione dell'esecutore testamentario, che può essere effettuata esclusivamente dall'autorità di vigilanza, è possibile solo in caso di ripetuta violazione grave degli obblighi, di mancanza di affidabilità, di incapacità, di malattia di lunga durata o di assenza prolungata all'estero. 

 

Come termina l'esecuzione testamentaria

Il mandato di esecutore testamentario termina con:

  • il completamento della divisione dell'eredità;
  • la dimissione dall'incarico da parte dell'esecutore testamentario (Art. 404 CO);
  • il decesso o l'incapacità di agire dell'esecutore testamentario;
  • la destituzione dell'esecutore testamentario da parte dell'autorità di vigilanza.