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04.01.2023

Prospettive d'investimento 2023: un anno di opportunità

  • L'inflazione ha raggiunto il suo picco e anche nel 2023 i tassi di rincaro saranno superiori agli obiettivi delle banche centrali.
  • In fatto di crescita economica, i segnali indicano una stagnazione e i rischi di recessione sono elevati.
  • Dopo l'aumento dei tassi, nel settore obbligazionario vi sono opportunità. Per le azioni si prevedono ulteriori cali di corso nel primo semestre.

 

San Gallo, 4 gennaio 2023. L'anno borsistico 2023 dovrebbe essere un anno di opportunità. Le aspettative di rendimento a lungo termine sono migliorate. Gli esperti in investimenti di Raiffeisen Svizzera prevedono tuttavia oscillazioni costantemente elevate, per cui il timing acquisisce particolare importanza. Dopo che, a causa dell'inflazione elevata, del forte aumento dei tassi e della guerra in Ucraina, già il 2022 è stato all'insegna dell'orso, non ci si aspetta per ora un'inversione di tendenza.

 

Scenario principale stagflazione

«Anche se l'inflazione ha raggiunto il proprio picco, non prevediamo una rapida flessione verso gli obiettivi delle banche centrali del 2.0 per cento. Pertanto, il vento contrario politico-monetario persisterà fino a nuovo avviso», afferma Matthias Geissbühler, Chief Investment Officer (CIO) di Raiffeisen Svizzera. Effetti secondari e netti aumenti salariali rendono l'inflazione persistente. Gli economisti prevedono un'inflazione annua del 5.5 per cento per l'Europa e del 4.0 per cento circa negli USA. In questo contesto, le banche centrali manterranno la propria politica monetaria restrittiva. Il forte aumento dei tassi e l'elevata inflazione lasciano il segno: la fiducia dei consumatori è scossa e l'attività d'investimento delle aziende diminuisce. Anche gli indicatori anticipatori congiunturali segnalano un netto rallentamento della crescita. L'Europa dovrebbe attualmente trovarsi in una recessione tecnica. Per la Svizzera e gli USA, Raiffeisen prevede nell'anno in corso una crescita risicata. I segnali indicano quindi una stagflazione.

 

Opportunità nelle obbligazioni

Dato l'aumento dei tassi degli scorsi mesi, nelle obbligazioni gli esperti intravedono opportunità di investimento. Questa classe d'investimento, divenuta negli ultimi anni sempre meno interessante per via dei tassi negativi, è tornata intanto a offrire rendimenti ragguardevoli. Dato che è prevedibile una fine dei cicli di aumento dei tassi, la correzione nelle obbligazioni dovrebbe essere ampiamente conclusa. Soprattutto in caso di recessione, i titoli di stato sicuri offrono buona protezione. La correlazione con le azioni dovrebbe ridursi, per cui le caratteristiche di diversificazione delle obbligazioni tornano in primo piano. «All'interno del segmento, consigliamo titoli di stato e obbligazioni societarie di alta qualità. Nelle obbligazioni ad alto rendimento restiamo prudenti, in quanto per le aziende altamente indebitate la combinazione di aumento dei tassi e dinamica economica debole è tossica», spiega Geissbühler.

 

Mercati azionari volatili

Per i mercati azionari Raiffeisen prevede oscillazioni costantemente elevate. Nel frattempo, la rettifica di valutazione dovuta al notevole aumento dei tassi è senz'altro ampiamente terminata. A causa delle incertezze congiunturali e geopolitiche e delle previsioni sugli utili comunque ancora molto ottimistiche, nel primo semestre si devono prevedere ulteriori flessioni temporanee sui mercati azionari. «Le stime sugli utili restano troppo elevate e devono essere riviste ulteriormente al ribasso. Per le azioni si apriranno interessanti opportunità di acquisto solo quando tali processi di adeguamento avranno avuto luogo. Fino ad allora, preferiamo titoli di settori difensivi, ad esempio generi alimentari, sanità e beni di consumo quotidiano. Per i titoli ciclici i tempi non sono ancora maturi», spiega il responsabile investimenti di Raiffeisen.

 

Fondi immobiliari e oro come interessante integrazione, ancora sconsigliate le criptovalute

Nei fondi immobiliari svizzeri, gli aggi elevati dello scorso anno si sono nettamente ridotti. Dato che Raiffeisen prevede nel nostro paese un mercato immobiliare persistentemente solido, questa classe d'investimento resta interessante.

«A integrazione e ai fini della diversificazione, raccomandiamo inoltre l'oro. Il metallo prezioso giallo aveva già relativamente convinto nel 2022 e resta richiesto come protezione contro inflazione e crisi», spiega Geissbühler. Inoltre, nel corso dell'anno si attenuerà il vento contrario rappresentato da un dollaro USA forte e dall'aumento dei tassi reali. Il fatto che le banche centrali registrino attualmente acquisti record indica che la richiesta di oro rimane elevata. 

Per quanto riguarda le valute, Raiffeisen si aspetta che il franco svizzero rimanga forte a causa delle differenze tra i tassi di interesse e l'inflazione. Tuttavia, gli esperti di investimenti continuano a sconsigliare gli investimenti in criptovalute. Il massiccio crollo dei prezzi di Bitcoin & Co. dimostra che si trattava di una bolla guidata dalla liquidità che ora è scoppiata. «Nel complesso ci attende un altro anno impegnativo per gli investimenti. Serviranno nervi saldi, pazienza e una certa dose di coraggio. Chi nel 2023 sfrutterà le opportunità in modo deciso, sarà ricompensato», sintetizza Geissbühler riguardo alle prospettive.