La BNS non ha bisogno di intervenire
Al 12 dicembre 2025, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha mantenuto nuovamente invariato il proprio tasso di riferimento allo 0.0%. Il nostro Economista capo, Fredy Hasenmaile, illustra gli effetti economici di questa decisione e risponde alle domande principali.
11.12.2025
Aspetti generali ed economia
Perché la BNS non ha modificato il suo tasso di riferimento?
La Direzione generale della BNS ritiene attualmente che i rischi congiunturali e inflazionistici siano piuttosto equilibrati e non vede quindi alcun motivo di modificare il suo orientamento di politica monetaria. L'economia svizzera, e in particolare l'industria d'esportazione, è sempre esposta a notevoli venti contrari. L'accordo sui dazi con gli USA porta però sollievo e dovrebbe aiutare a evitare danni peggiori per i settori interessati. Al contempo il franco svizzero rimane forte, tuttavia quest'anno non si è ulteriormente apprezzato, soprattutto rispetto all'euro. Assieme a una domanda interna stabile, i timori di deflazione rimangono quindi contenuti. Per l'anno prossimo si prevede che l'inflazione torni più chiaramente nella fascia target della BNS dallo 0 al 2 per cento.
Quando si potrebbe verificare un'ulteriore riduzione dei tassi?
La BNS ha ridotto precocemente e rapidamente il suo tasso di riferimento dall'1.75% a 0. Il livello dei tassi già molto basso continua a contribuire alla ripresa congiunturale. Inoltre, la BNS ha più volte chiarito che l'ostacolo a una reintroduzione di tassi negativi è molto più marcato che a una riduzione dei tassi in territorio positivo. Un'ulteriore riduzione dei tassi non è quindi esclusa, ma il contesto congiunturale dovrebbe subire un deciso peggioramento.
In particolare, la Banca nazionale potrebbe essere maggiormente spinta a intervenire da un nuovo shock del franco. Se gli interventi mirati sul mercato delle divise non sono sufficienti a frenare in modo duraturo l'andamento dei tassi di cambio, come rimedio rimane solo il tasso di riferimento. Una continua pressione al rialzo potrebbe verificarsi in seguito a una maggiore riduzione della differenza di tasso rispetto alle altre importanti aree valutarie. Tuttavia, fino a quando la BCE si vedrà in una buona posizione con i suoi tassi di riferimento e manterrà una differenza di tasso confortevole rispetto alla BNS, il franco non diventerà più interessante come valuta di investimento.
Mercato ipotecario
Che cosa comporta questa decisione sui tassi per gli interessi ipotecari?
Poiché il tasso di riferimento è rimasto invariato, resta stabile anche il tasso monetario giornaliero SARON, che si orienta al precedente. Di conseguenza non ci saranno praticamente movimenti per quanto riguarda le condizioni per le ipoteche SARON. Già da molto tempo, sui mercati dei tassi non sono più previsti interventi sui tassi della BNS per almeno un anno, né al rialzo né al ribasso. Pertanto, con la decisione sui tassi non cambia nulla neanche per quanto riguarda le prospettive per le condizioni delle ipoteche fisse a più lungo termine. La tendenza laterale dei tassi sul mercato dei capitali in CHF dovrebbe quindi proseguire su un livello basso. Solo se avremo la conferma di una graduale ripresa della congiuntura europea vedremo un leggero potenziale rialzista nel corso del prossimo anno.
Quale effetto ha questa decisione di mantenere il tasso a zero sul mercato degli immobili a uso abitativo?
I tassi d'interesse molto bassi offrono nuovamente condizioni di finanziamento molto interessanti per l'acquisto di case o appartamenti finanziati da un credito. Nonostante gli elevati livelli dei prezzi immobiliari, le riduzioni dei tassi hanno riportato la fiducia dal lato degli acquirenti. Si osserva una ripresa della domanda di proprietà abitative. Questo andamento dovrebbe essere confermato con il mantenimento del tasso zero. Assieme alla scarsa offerta di spazio abitativo, la crescita dei prezzi immobiliari dovrebbe registrare un ulteriore lieve incremento.
Quale vincolo d'interesse è opportuno in caso di proroga o di nuova stipula di un'ipoteca?
Il vantaggio d'interesse delle ipoteche fisse rispetto ai finanziamenti SARON è stato di nuovo rapidamente annullato del tutto o addirittura invertito dalle decise riduzioni della BNS. Le ipoteche fisse a più lungo termine possono tuttavia continuare a essere una scelta valida se ci si attende una ripresa congiunturale più rapida del previsto e crescenti rischi inflazionistici. Un'ipoteca fissa pluriennale risulta adeguata soprattutto se si preferisce disporre di una base di calcolo fissa. Le scadenze più brevi, invece, sono da preferire se ci si aspetta una debolezza congiunturale persistente o ancora più marcata, accompagnata da tassi a zero o addirittura negativi per un periodo di tempo prolungato. Nel nostro scenario di base vediamo costi di finanziamento relativamente stabili per il prossimo futuro su tutte le durate.
«La BNS ritiene che la politica dei tassi sia adeguata, senza ulteriore necessità di adeguamento.»
Fredy Hasenmaile
Economista capo Raiffeisen Svizzera