Casse pensioni

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Con le prestazioni del 1° pilastro (AVS/AI) e del 2° pilastro (cassa pensioni), una persona assicurata in Svizzera dovrebbe essere in grado di mantenere lo standard di vita dopo il pensionamento.

 

Lacuna previdenziale

Ciò non funziona più da tempo ormai: infatti una persona assicurata con un salario annuo di CHF 80'000.– percepisce al massimo il 60 % dalle rendite (AVS + cassa pensioni).

Rapporto assicurati attivi/beneficiari di rendita alla fine del 2016
Statistica UST – Statistica delle casse pensioni 2016

A differenza dell'AVS, il 2° pilastro non utilizza il sistema di ripartizione, ma il sistema di capitalizzazione. Ciò significa che le casse pensioni investono il denaro detratto dai salari (contributi del lavoratore e del datore di lavoro) sul mercato dei capitali, e quindi accumulano l'avere di vecchiaia personale per ogni assicurato. I tassi di interesse ancora bassi, il tasso di natalità in calo e il costante aumento dell'aspettativa di vita pongono serie sfide alle casse pensioni. Mentre nel 1981, poco prima dell'introduzione del regime obbligatorio LPP, un uomo di 65 anni viveva in media per altri 14.3 anni, nel 2016 l'aspettativa di vita era già di 19.8 anni, per le donne addirittura di 22.6 anni.

 

Grado di copertura

La legge prevede che un istituto di previdenza debba fornire garanzia di poter soddisfare in ogni momento tutti gli impegni. Idealmente, il grado di copertura è pari o superiore al 100%. Questo è il rapporto tra il patrimonio esistente di una cassa pensioni e gli impegni attuali e futuri nei confronti degli assicurati. Una sottocopertura può derivare da redditi degli investimenti troppo bassi, dal licenziamento di una parte sostanziale dei collaboratori, dall'aumento dell'aspettativa di vita, ecc. Ciò significa che il capitale esistente non sarebbe sufficiente per soddisfare tutti gli impegni attuali e futuri.

 

Modelli di istituti di previdenza e casse pensioni

Casse pensioni e istituti di previdenza possono essere differenziati in base al tipo di copertura dei rischi:

  • Casse pensioni autonome
    Sono definite «autonome» perché la cassa si assume tutti i rischi. In particolare nel caso di un numero maggiore di collaboratori (oltre 250), questa soluzione si rivela conveniente e trasparente. I redditi dell'investimento vengono interamente versati alla fondazione. Poiché tutti i rischi sono a carico della fondazione stessa, sussiste il pericolo di sottocopertura.
  • Casse pensioni semiautonome o autonome in parte
    Qui rischi singoli o multipli vengono esternalizzati. Di norma, la parte di risparmio (per la vecchiaia) è gestita autonomamente e la parte di rischio (per decesso e invalidità) è riassicurata da una grande compagnia di assicurazione. Anche i proventi vengono versati alla fondazione. ll rischio di sottocopertura esiste anche qui.
  • Assicurazione completa a livello di fondazione
    Nel caso di una fondazione con assicurazione completa, tutti i rischi come la vecchiaia, l'incapacità di guadagno, il decesso e gli investimenti sono coperti interamente da una compagnia di assicurazione sulla vita. Anche le associazioni professionali scelgono spesso questa soluzione.
  • Assicurazione completa
    Qui le grandi compagnie di assicurazione operano a proprio nome e si assumono tutti i compiti e i rischi associati alla cassa pensioni. La piattaforma continua a essere la fondazione di previdenza ai sensi della LPP. Di norma le piccole imprese scelgono queste varianti per i propri collaboratori.
  • Fondazione istituto collettore LPP
    La fondazione istituto collettore è un istituto di previdenza nazionale che agisce per conto della Confederazione e funge da bacino di raccolta e rete di sicurezza per il secondo pilastro. Essa assicura solo le persone nell'ambito del regime obbligatorio LPP ed è relativamente cara dal momento che tutti i rischi devono essere coperti. Questa opzione è ideale per i titolari di società di persone e i rispettivi collaboratori.

 

Primato dei contributi/primato delle prestazioni

Primato dei contributi

Nella cassa col primato dei contributi, le prestazioni sono calcolate sulla base dei contributi versati e dei relativi proventi generati. L'ammontare della rendita viene determinato mediante il tasso di conversione. Ben oltre il 90 % delle casse pensioni funziona secondo il primato dei contributi.

 

Esempio

Capitale LPP accumulatoCHF 350'000.–
Rendita annuale (6.8 % tasso conv.)CHF 23'800.–
Capitale supplementare sovraobbligatorioCHF 200'000.– 
Rendita annuale (5 %)CHF 10'000.– 
Totale rendita di vecchiaia da CPCHF 33'800.– 


Le prestazioni previste dal regime obbligatorio LPP possono essere pianificate in quanto vincolanti (entità del contributo, remunerazione minima e tasso di conversione). Fino a un salario assicurato di CHF 62'475.– si applicano le prestazioni in base al regime obbligatorio LPP.. Nessun obbligo assicurativo è previsto da parte del datore di lavoro per le componenti salariali più alte. Tutto ciò che supera un salario assicurato di CHF  62'475.– è considerato un regime sovraobbligatorio. La remunerazione si basa sui rendimenti effettivi che la cassa può realizzare, sull'aspettativa di vita e sui principi stabiliti dal regolamento della cassa pensioni. Ciò significa che la remunerazione è spesso inferiore a quella del regime obbligatorio LPP, così come i tassi di conversione. Ciò complica la pianificazione per gli assicurati, poiché solo poco prima del diritto alla prestazione risulta chiaro a quanto ammonta la futura rendita – rispettivamente il capitale – di vecchiaia.

 

Primato delle prestazioni

Nel primato delle prestazioni, queste sono definite e i contributi vengono calcolati in base a queste prestazioni. La prestazione viene stabilita come percentuale del salario assicurato (a volte anche del salario lordo). Il primato delle prestazioni è in continuo declino, in quanto il finanziamento risulta costoso e complesso in caso di variazioni (ad es. aumenti salariali).

 

Esempio

Salario lordoCHF 85'000.–
Deduzione di coordinamentoCHF 25'725.–
Salario assicuratoCHF 59'275.–
Rendita di vecchiaia da CP (60 %)CHF 35'565.–

Maggiore trasparenza per le persone assicurate

Per l'assicurato vi è più trasparenza nel primato delle prestazioni poiché è a conoscenza della prestazione finale. Per i datori di lavoro, tuttavia, questo sistema è associato a costi elevati, in quanto ogni aumento salariale comporta automaticamente una rendita di vecchiaia più alta, e questa deve essere finanziata di conseguenza. È necessario un finanziamento successivo, al quale deve partecipare, di norma, anche la persona assicurata. Senza questo finanziamento successivo, risulterebbero riduzioni della rendita.

 

Primato combinato

Nella forma mista «Primato combinato», la prestazione di vecchiaia è calcolata in funzione del primato dei contributi, mentre le prestazioni di rischio, in caso di decesso e di incapacità di guadagno, vengono stabilite in base al primato delle prestazioni.