La maggior parte delle PMI guarda con serenità a possibili tassi negativi

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A maggio, il PMI delle piccole e medie imprese di Raiffeisen ha registrato un leggero calo, ma rimane ancora sopra la soglia di crescita di 50 punti. In considerazione della persistente incertezza, la Banca nazionale svizzera (BNS) vede ancora rischi di ribasso e segnala tassi ancora inferiori. Nel complesso, le PMI valutano i possibili tassi negativi da neutrali a positivi, come dimostra un sondaggio straordinario di Raiffeisen.

A maggio il PMI delle piccole e medie imprese di Raiffeisen è sceso da 50.9 a 50.5 punti, pur rimanendo al di sopra della soglia di crescita di 50. Il suo andamento è quindi in linea con quello di molti PMI industriali dell'Eurozona, che ultimamente hanno registrato risultati migliori del previsto. Negli ultimi mesi l'industria ha beneficiato di effetti di anticipazione. Inoltre, di recente, il conflitto commerciale si è leggermente disteso. L'incertezza relativa alla politica doganale USA rimane elevata. Tuttavia, il comportamento del governo degli Stati Uniti indica una certa attenzione per i mercati e una certa riluttanza a spingersi fino al limite. Gli USA, per esempio, hanno concordato con la Cina una sensibile riduzione dei reciproci dazi. Per il momento l'accordo è temporaneo, ma l'intesa lascia sperare che si possa evitare una rottura economica radicale tra i due Paesi.

A maggio le PMI intervistate da Raiffeisen riportano un ulteriore aumento della produzione (51.5 punti), anche se meno forte rispetto al mese precedente (53.8 punti). Contemporaneamente aumenta la quota delle aziende che registrano un incremento degli ordini in entrata (da 51.6 a 53.2 punti). Le altre tre componenti (occupazione, tempi di consegna e scorte di acquisti) sono invece al di sotto del livello di espansione di 50. In aprile, la componente relativa alle scorte di acquisti era ancora nettamente aumentata, ma a maggio ha registrato una netta inversione di tendenza.

 

A sinistra: Purchasing Manager'Index Raiffeisen delle piccole et medie imprese – maggio 2025  / Al centro e a destra: PMI Raiffeisen – Sottocomponenti (I)

 

Passaggio a una politica monetaria accomodante

Nei mesi scorsi anche l'allentamento politico-monetario ha contribuito a migliorare la fiducia nell'industria nell'Eurozona. Nell'arco di un anno, la Banca centrale europea ha ridotto il tasso sui depositi dal 4.0% al 2.25%; la politica monetaria non ha quindi un effetto frenante sull'economia. Sembrano realistiche ulteriori riduzioni dei tassi verso l'1.5% nei prossimi mesi e quindi una politica monetaria espansiva.  

In Svizzera, a causa della bassa inflazione, il tasso di riferimento è già allo 0.25%. La forza del franco aumenta la probabilità di tassi d'inflazione leggermente negativi nel resto dell'anno. La Banca nazionale svizzera segnala quindi la sua disponibilità ad allentare ulteriormente la politica monetaria. Risulta molto probabile una riduzione dei tassi allo 0% nella prossima valutazione della situazione politico-monetaria del 19 giugno. In tal modo aumenta la probabilità di una ripresa della politica dei tassi negativi, tanto più che il Presidente della BNS, Martin Schlegel, ha manifestato apertura nei confronti di questo passo. 

In questo contesto, Raiffeisen ha chiesto alle piccole e medie imprese, nell'ambito di un sondaggio straordinario, qual è la loro opinione su una possibile introduzione di tassi negativi. Un po' più del 40% delle aziende intervistate non prevede alcuna conseguenza (né positiva né negativa) sulla propria azienda. Le risposte dipendono in larga misura dall'esistenza o meno di un finanziamento del credito. Solo il 12% delle PMI intervistate prevede degli svantaggi, ad esempio a causa di potenziali costi per il mantenimento della liquidità. La quota di aziende che si aspettano effetti positivi da possibili tassi negativi, con circa il 33%, è molto più elevata. Esse sperano, in particolare, in una riduzione dei costi del capitale, in una ripresa degli investimenti e in un tasso di cambio più stabile. Alcune PMI riferiscono, inoltre, che le riduzioni dei tassi operate dalla BNS hanno già determinato una sensibile ripresa della congiuntura nell'edilizia.

Quale tipo di impatto avrebbe la reintroduzione di tassi d'interesse negativi da parte della BNS sulla sua impresa?

Quale tipo di impatto avrebbe la reintroduzione di tassi d'interesse negativi da parte della BNS sulla sua impresa?

 

PMI Raiffeisen – Sottocomponenti (II)

 Mag 25Apr 25Mar 25Feb 25Gen 25
Indice globale

50,5

50,9

47,9

49,9

44,6

Ordinativi

53,2

51,6

47,8

51,5

44,4

Produzione

51,5

53,8

49,7

50,6

45,5

Occupazione

48,8

49,1

48,0

48,0

41,1

Tempi di consegna

49,5

46,7

48,3

52,0

49,5

Scorte di acquisti

44,6

51,4

42,9

44,1

42,6

50 = sogila di crescita

Domagoj Arapovic, Senior Economist Raiffeisen Svizzera
Domagoj Arapovic, Senior Economist Raiffeisen Svizzera

Domagoj Arapovic ha studiato Economia all'Università di Zurigo. Ha poi lavorato dal 2007 al 2012 presso la Banca nazionale svizzera nell'Economic Research e nella Gestione dei rischi. Detiene dal 2011 il diploma di Chartered Financial Analyst, e dal 2013 è impiegato presso Raiffeisen Svizzera come Senior Economist.

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