Ecco come funziona il pensionamento ordinario

Stampa

Anche i Beatles, nella loro canzone «When I'm 64», pensavano alla vecchiaia. Entro i 55 anni dovremmo iniziare tutti a occuparci di come funziona esattamente il pensionamento. In questo articolo trovate le questioni più importanti.
 

Quando raggiungo l'età del pensionamento ordinario?

Con il raggiungimento dell'età di riferimento (65 anni*) è possibile accedere al pensionamento ordinario. Ciò significa che a partire da tale momento potete percepire una rendita di vecchiaia senza riduzione o supplemento. Con l'entrata in vigore della riforma AVS 21, l'età di riferimento per le donne e gli uomini viene unificata a 65 anni. Dal 1° gennaio 2025, l'età di riferimento delle donne viene gradualmente aumentata di tre mesi all'anno e portata da 64 a 65 anni. Questo vale per l'AVS (1° pilastro) e la previdenza professionale (2° pilastro). Per le donne nate negli anni dal 1961 al 1969 si applica una regolamentazione transitoria.

* Eccezioni: donne nate nel 1960 (64 anni), 1961 (64 +3 mesi), 1962 (64 +6 mesi) e 1963 (64 +9 mesi)

 

Posso andare in pensione anche prima o dopo?

Qui è opportuno distinguere tra il pensionamento AVS e pensionamento con la cassa pensioni. La rendita AVS può essere ottenuta, in forma parziale o integrale, con un anticipo massimo di due anni rispetto all'età di riferimento (65 anni*). Le possibilità di un pensionamento anticipato nella cassa pensioni sono in genere più flessibili e disponibili non prima dei 58 anni compiuti. In ogni caso, un pensionamento anticipato è legato a rinunce dal punto di vista finanziario. Un calcolo preciso dei diritti alla rendita previsti in caso di pensionamento anticipato vi proteggerà da spiacevoli sorprese. Se i mezzi finanziari non sono sufficienti per un pensionamento anticipato, il pensionamento parziale può essere una valida alternativa.

Il pensionamento differito consiste invece nel proseguire l'attività lavorativa oltre l'età di riferimento (65 anni*), rinviando allo stesso tempo le prestazioni pensionistiche. AVS e prestazioni della cassa pensioni possono essere rinviati fino al raggiungimento dei 70 anni. Qui trovate le altre forme di pensionamento

* Eccezioni: donne nate nel 1960 (64 anni), 1961 (64 +3 mesi), 1962 (64 +6 mesi) e 1963 (64 +9 mesi)

 

Il posto di lavoro va disdetto personalmente e, se sì, quando?

L'obbligo di disdire il rapporto di lavoro all'età di riferimento (65 anni*) può variare da un datore di lavoro all'altro. In linea di principio, siete tenuti a farlo in mancanza di disposizioni in materia. Quindi è meglio consultare attentamente i regolamenti e il proprio contratto di lavoro o informarsi presso l'ufficio del personale. Se è necessario dare la disdetta, dovete rispettare il termine di preavviso previsto dal contratto di lavoro, ossia presentare la disdetta entro il termine stabilito per la data di pensionamento desiderata.

* Eccezioni: donne nate nel 1960 (64 anni), 1961 (64 +3 mesi), 1962 (64 +6 mesi) e 1963 (64 +9 mesi)

 

Cosa deve fare il mio datore di lavoro?

Il datore di lavoro non è tenuto per legge ad assistervi nella comunicazione del pensionamento alla cassa pensioni. È quindi meglio informarsi per tempo su tutti gli adempimenti amministrativi e in particolare su eventuali scadenze, ad esempio per il prelievo delle prestazioni di vecchiaia sotto forma di capitale. Le informazioni necessarie si trovano quasi sempre nel regolamento della cassa pensioni.

Consulenza pensionistica

Guida e suggerimenti

Prima del passaggio alla terza fase della vita, la domanda che ci si pone è se la soluzione ideale sia una rendita mensile o una riscossione di capitale una tantum. Entrambe le opzioni hanno pro e contro; una buona soluzione potrebbe essere anche una combinazione di prelievo parziale e rendita. Fatevi un'idea generale con la nostra Guida alla pianificazione della pensione e chiedete di confrontare le vostre varianti preferite in una pianificazione della pensione presso Raiffeisen. 

Scaricate ora il nostro opuscolo (PDF, 587KB)

Cosa accade alla mia assicurazione contro gli infortuni?

Con la fine del rapporto di lavoro si estingue anche l'assicurazione contro gli infortuni non professionali. La maggior parte dei dipendenti ha escluso la copertura per gli infortuni dalla propria cassa malati. Assicuratevi di aggiungere questa copertura alla vostra polizza a partire dal primo giorno di pensionamento. È sufficiente una telefonata alla vostra cassa malati per attivarla.

 

Al raggiungimento dell'età di pensionamento riceverò automaticamente la mia rendita AVS?

No. Senza una registrazione non si riceve la rendita. Contattate la vostra cassa di compensazione da tre a sei mesi prima dell'inizio della rendita e notificate il vostro diritto a percepirla. Presentando la richiesta per tempo eviterete ritardi nel pagamento della rendita.

 

Come posso determinare l'ammontare della mia futura rendita AVS?

L'ammontare della rendita AVS dipende da diversi fattori, come la durata del periodo di contribuzione, l'ammontare del reddito e gli eventuali accrediti per compiti educativi e assistenziali. Potete richiedere gratuitamente un calcolo preliminare della rendita presso il Centro d'informazione AVS/AI con il seguente formulario: Richiesta di calcolo della rendita futura

 

Quando devo decidere se ricevere le prestazioni della cassa pensioni sotto forma di rendita o di capitale? 

Vi consigliamo di consultare il regolamento della vostra cassa pensioni, in cui troverete anche informazioni riguardo alla possibilità di prelevare l'intero avere sotto forma di capitale. A seconda della cassa, il termine entro cui richiedere il prelievo del capitale può arrivare fino a tre anni. Nel contesto attuale, il termine è quasi sempre molto più breve. Qui trovate maggiori informazioni sulle modalità di ottenimento delle prestazioni.

 

Quando posso prelevare dal pilastro 3a?

È possibile prelevare dal pilastro 3a al massimo cinque anni prima del raggiungimento dell'età di riferimento. Dato che è possibile prelevare solo l'importo totale (ovvero con un'estinzione completa del conto 3a), può essere utile tenere più conti del pilastro 3a per poter prelevare in differenti anni civili ed eventualmente beneficiare di un effetto fiscale scaglionato.

 

Come posso aumentare le prestazioni di vecchiaia previste?

Nel caso dell'AVS, un rinvio potrebbe essere un'opzione, a condizione che si possa rinunciare al pagamento della rendita AVS per almeno un anno intero. In caso di lacune nella cassa pensioni, le prestazioni possono essere incrementate con i riscatti che allo stesso tempo permettono di risparmiare sulle imposte. Se possibile, si raccomanda inoltre di versare nel pilastro 3a l'importo massimo. L'investimento dell'avere di risparmio in fondi previdenziali può servire a un'ulteriore crescita del patrimonio.

 

Dove posso informarmi?

Per domande sull'AVS, il Centro d'informazione AVS/AI è un valido ufficio di ricerca. Il modo migliore per conoscere i propri diritti nei confronti della cassa pensioni è contattare direttamente quest'ultima. Per informazioni sul pilastro 3a e sui fondi previdenziali, si consiglia di rivolgersi alla propria consulente o al proprio consulente bancario.

 

Con quanti anni di anticipo devo iniziare a pensare al mio pensionamento?

In questo caso vale il principio «non è mai troppo presto, ma spesso è troppo tardi»! Al massimo attorno ai 55 anni dovreste iniziare ad affrontare la pianificazione finanziaria del vostro pensionamento. Così, infatti, nella maggior parte dei casi c'è ancora tempo a sufficienza per mettere in atto le misure necessarie per raggiungere i vostri obiettivi e desideri, se non siete ancora del tutto «in regola» in questo senso. Scoprite qui le domande che dovreste porvi a partire dai 50 anni.

 

Posso farcela in autonomia o devo farmi aiutare?

Ci sono molti parametri da tener presenti in materia di pensionamento, e sono tutti correlati tra loro: redditi, spese, patrimonio, debiti, imposte e questioni ereditarie. In particolare, se si desidera un pensionamento anticipato è indispensabile una pianificazione precoce. L'esperienza dimostra che la maggior parte delle persone si avvale di una consulenza professionale quando si tratta della propria previdenza e del tema del pensionamento. Scoprite qui come funziona la consulenza pensionistica.

 

Dieci miti sul pensionamento

Errore! Questi dieci miti sul pensionamento non corrispondono alla realtà

Si va in pensione una sola volta nella vita. È quindi sempre più importante affidarsi alle conoscenze degli esperti: perché non tutto quello che si racconta sulla rendita e su argomenti simili è corretto. Inoltre, molto di ciò che a prima vista potrebbe sembrare bianco o nero, a seconda della situazione personale, ha in realtà molte sfumature.

All'articolo