

Portfolio Manager Report
Nel quarto trimestre l'umore dei mercati finanziari si è un po' rasserenato. In molti Paesi, i tassi d'inflazione sembrano avere raggiunto il loro culmine. Tuttavia, i banchieri centrali dovranno ancora fronteggiare difficili sfide.
Podcast 4° trimestre 2022
Messaggi chiave
- I timori inflazionistici sono sempre più frequentemente rimpiazzati dalle preoccupazioni legate alla recessione. Di conseguenza, i primi mesi del 2023 dovrebbero essere contrassegnati da oscillazioni costantemente elevate e sono probabili ulteriori correzioni dei corsi.
- Vi sono nuovamente rendimenti positivi nell'importante classe d'investimento delle obbligazioni.
- L'anno borsistico 2023 dovrebbe essere un anno di opportunità. Le aspettative di rendimento a lungo termine sono migliorate.
Performance
Fonti: Bloomberg, Raiffeisen Svizzera Portfolio Management
Retrospettiva
Nell'ultimo trimestre, l'umore dei mercati si è un po' rasserenato. In molti Paesi i tassi d'inflazione record sembrano essersi lasciati alle spalle il loro punto massimo. Ciò ha alimentato le speranze degli investitori, affinché le banche centrali adottino una politica monetaria un po' meno restrittiva. Malgrado i dati apparentemente incoraggianti, non va trascurato il fatto che l'inflazione continua a essere a un livello elevato e che l'obiettivo del 2% fissato dalle banche centrali è ancora molto lontano. Gli elevati tassi d'inflazione continueranno quindi a costringere i banchieri centrali ad intervenire.
Ciò non è privo di conseguenze: la fiducia dei consumatori è messa a dura prova e gli investimenti da parte delle imprese stanno calando. Anche gli indicatori anticipatori congiunturali segnalano un evidente rallentamento della crescita. Mentre l'Europa si trova già in recessione tecnica, prevediamo comunque una leggera crescita nel 2023 per la Svizzera e gli USA.
Un aspetto positivo è che la classe d'investimento delle obbligazioni, dopo un lungo periodo caratterizzato da interessi negativi, fornisce ora nuovamente rendimenti interessanti. Attualmente noi ci concentriamo su titoli di Stato e obbligazioni societarie con elevata qualità dei debitori. La sicurezza dei titoli di Stato fornisce protezione soprattutto in caso di recessione. Siamo invece piuttosto restii a investire in obbligazioni ad alto rendimento: per le imprese con elevato indebitamento, la combinazione di aumento dei tassi d'interesse e debole dinamica economica è piuttosto pericolosa. Per questi motivi nell'ultimo trimestre abbiamo nuovamente incrementato, portandole a una quota neutrale, le obbligazioni con elevata qualità dei debitori e interamente venduto quelle ad alto rendimento. Ne deriva complessivamente una sottoponderazione tattica della quota obbligazionaria.
A causa delle incertezze congiunturali e geopolitiche e delle previsioni sugli utili ancora molto ottimistiche, nel primo semestre si devono tuttavia prevedere ulteriori flessioni temporanee sui mercati azionari, le quali però potranno anche rappresentare opportunità per comprare. Continuiamo a privilegiare azioni di settori difensivi come i generi alimentari, la salute e i beni di prima necessità. Per i settori ciclici i tempi non sono ancora maturi. Manteniamo la ponderazione neutrale delle azioni svizzere, mentre continuiamo a mantenere una sottoponderazione in tutti gli altri mercati azionari. Di conseguenza anche la quota azionaria è complessivamente sottoponderata.
Nei fondi immobiliari svizzeri, gli aggi elevati dello scorso anno si sono nettamente ridotti. Dato che prevediamo un mercato immobiliare persistentemente solido, questa classe d'investimento resta interessante. Come integrazione e diversificazione del portafoglio continuiamo inoltre a puntare sull'oro. Abbiamo quindi una sovraponderazione negli investimenti in immobili e oro.
Prospettive
Il 2022 è stato caratterizzato da un mercato orso a causa dell'elevata inflazione, del forte aumento degli interessi e della guerra in Ucraina. Questa situazione continuerà probabilmente a essere prevalente almeno nel primo trimestre del 2023. In generale, l'anno borsistico 2023 dovrebbe essere un anno di opportunità. Le aspettative di rendimento a lungo termine sono migliorate. Tuttavia, continuiamo a prevedere elevate oscillazioni. Continueremo a osservare con attenzione l'evoluzione degli eventi internazionali e anche nel nuovo anno pondereremo con attenzione i rischi e le opportunità di rendimento, gestendo attivamente e di conseguenza i posizionamenti nei portafogli clienti.
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