Portfolio Manager Report
La netta vittoria elettorale di Donald Trump, nel quarto trimestre, ha scatenato sulle borse USA una piccola ondata di euforia. Anche la quotazione del dollaro americano ha registrato un'impennata. Il 2024, nel complesso, è stato un anno borsistico soddisfacente.
Podcast 4° trimestre 2024
Messaggi chiave
- Ci lasciamo alle spalle un anno borsistico soddisfacente. Tutte le strategie d'investimento nel 2024 hanno registrato una performance positiva.
- Obbligazioni, fondi immobiliari svizzeri e azioni hanno beneficiato in egual misura del calo dei tassi. Hanno registrato i guadagni più consistenti oro e azioni USA.
- A causa delle prospettive economiche modeste, nel 2025 i tassi di riferimento caleranno ulteriormente, aggravando così la crisi degli investimenti. Una gestione attiva rimane fondamentale per il successo degli investimenti.
Performance
Retrospettiva
I titoli azionari USA e il dollaro sono aumentati notevolmente dopo la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali di inizio novembre, anticipando così il programma economico da lui propagandato durante la campagna elettorale. I tassi d'inflazione hanno continuato a indebolirsi, consentendo alle banche centrali di allentare ulteriormente la loro politica monetaria. Sostenuti dal taglio dei tassi e dalla speranza di un atterraggio morbido dell'economia USA, nel 2024 i mercati finanziari, nonostante i problemi geopolitici, hanno avuto un andamento complessivamente positivo. Tutte le classi d'investimento prese in considerazione nella nostra gestione patrimoniale sono riuscite a conseguire degli incrementi e quindi tutte le nostre strategie d'investimento hanno registrato una performance positiva su base annua.
Le obbligazioni in franchi svizzeri sono aumentate di valore anche nell'ultimo trimestre dell'anno. Dopo l'aggressivo taglio dei tassi di riferimento da parte della Banca nazionale svizzera (BNS), da inizio anno la curva dei tassi CHF si è spostata nettamente verso il basso (per tutte le durate). A causa del calo dei rendimenti dei mercati dei capitali, le obbligazioni svizzere hanno perso attrattiva. A seguito della forte performance annuale e in considerazione della minore attrattiva, abbiamo deciso di realizzare dei guadagni da quotazione, riducendo la quota tattica di obbligazioni in franchi svizzeri a fine dicembre.
Mentre il mercato azionario USA nel quarto trimestre ha registrato guadagni a due cifre, dal giorno delle elezioni lo Swiss Market Index (SMI), l'indice MSCI Europe e l'indice MSCI Emerging Markets sono risultati molto più deboli. I tagli fiscali, la deregolamentazione e l'isolamento dell'economia interna con l'aumento dei dazi sulle importazioni preannunciati da Donald Trump dovrebbero effettivamente avere un impatto positivo sull'economia USA nel breve termine. Subito dopo il chiaro esito delle elezioni abbiamo incrementato l'allocazione azionaria USA portandola ad una ponderazione neutrale. Poiché anche le azioni svizzere stanno beneficiando del forte calo dei tassi d'interesse e con un attuale rendimento dei dividendi del 3% promettono rendimenti più allettanti rispetto alle obbligazioni, verso fine dicembre abbiamo aumentato ulteriormente la nostra sovraponderazione delle azioni svizzere.
I tassi in diminuzione sono positivi anche per gli immobili e l'oro. La riduzione dei tassi ipotecari e la persistente elevata domanda di abitazioni porteranno ad un ulteriore aumento dei prezzi degli immobili in Svizzera. In passato il calo dei tassi ha sempre alimentato anche il prezzo dell'oro. Pertanto, a dicembre abbiamo aumentato la nostra ponderazione per entrambe le classi d'investimento.
Prospettive
Anche nel 2025 l'economia globale crescerà al di sotto del suo potenziale. Soprattutto in Europa il cammino di ripresa è ancora lungo, mentre negli USA la dinamica dovrebbe indebolirsi nel corso dell'anno. A ciò si aggiungono le incertezze politiche dovute al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. In particolare, un inasprimento della politica commerciale e l'introduzione di nuovi dazi sulle importazioni potrebbero causare volatilità sui mercati finanziari. A causa delle prospettive economiche modeste, i tassi di riferimento caleranno ulteriormente, aggravando così la crisi degli investimenti.
La Svizzera è il nostro mercato azionario preferito all'inizio dell'anno d'investimento 2025, seguita dagli USA. Sull'Europa siamo cauti, almeno fino a quando gli indicatori congiunturali anticipatori non si stabilizzeranno.
Publication «Portfolio Manager Report»
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