I segreti per dirigere con successo

In caso di conflitti, nei colloqui con i collaboratori o nel comportamento personale: la consulente RCI e imprenditrice Stefan Born vi offre cinque consigli utili sugli aspetti a cui prestare attenzione nell'attività di direzione. Perché una buona direzione è imprescindibile per il successo a lungo termine di un'impresa.

1. I conflitti sono da mettere in conto

In un'impresa i conflitti ci saranno sempre. Ad esempio a causa di processi di cambiamento. «All'uomo non piacciono i cambiamenti», afferma Born. «Ogni volta che qualcosa cambia nelle risorse, che si tratti di nuovi colleghi o tecnologie, le reazioni possono essere di rifiuto o addirittura di resistenza. È un processo che si ripete regolarmente. E per questo è importante sfruttare la forza dei conflitti e risolverli in modo costruttivo».

2. Ascoltate i suggerimenti

Chi conosce le esigenze dei collaboratori può agire tempestivamente. «Nella maggior parte dei casi, le PMI si rivolgono a noi solo quando il conflitto è ormai acceso», aggiunge Born. Ma il momento giusto per agire è già quando ci si arrabbia sempre per la stessa cosa. «Sarebbe importante considerare di chiedere aiuto prima che le divergenze abbiano conseguenze economiche sull'attività», spiega Reichle.

3. Mettetevi in discussione

Nessuno è perfetto. I dirigenti devono essere disposti a valutare in modo obiettivo e critico anche il proprio comportamento ed eventualmente a cambiarlo. Ricordate che avete bisogno del vostro team. Una buona direzione significa, tra le altre cose, saper ascoltare, risolvere i conflitti in modo costruttivo, vedere gli insuccessi come opportunità di miglioramento e far sentire i collaboratori apprezzati.

4. Siatene consapevoli: ogni persona pensa in modo diverso

Chi lo accetta, è già sulla buona strada. «È importante mostrare comprensione nei confronti di ragionamenti, prospettive e modi di procedere diversi dai nostri», spiega Born. Così si può trarre vantaggio anche dal punto di vista di chi ci sta di fronte. «La multiculturalità è più importante che mai, anche per quanto riguarda la personalità dei collaboratori».5. Siate al passo coi tempi: il «titolare di vecchia scuola» appartiene al passato

5. Siate al passo coi tempi: il «titolare di vecchia scuola» appartiene al passato

«Prima un titolare poteva esigere che ognuno si comportasse esattamente come egli desiderava», afferma Born. Ma oggi ciò è reso sempre meno possibile da fattori quali la progressiva digitalizzazione, la personalizzazione, la globalizzazione, nonché le esigenze e gli interessi delle generazioni più giovani. Per questo è importante che i dirigenti nelle imprese si perfezionino costantemente, per essere all'altezza delle nuove sfide. 

Stefan Born

Stefan Born è responsabile tematico di «Persone e cultura aziendale» presso il Raiffeisen Centro Imprenditoriale RCI. Da imprenditore e titolare di diverse funzioni direttive in associazioni e fondazioni, vanta una grande esperienza. Oggi lavora come relatore, consulente aziendale e formatore nel settore della comunicazione.