A marzo il Purchasing Managers Index Raiffeisen delle PMI è scivolato nuovamente al di sotto della soglia di espansione. Seppur di poco, soltanto la componente degli ordinativi si colloca ancora al di sopra della soglia di 50 punti. L’industria globale sembra aver superato il picco minimo, ma mancano ancora chiari impulsi di crescita.
Il Purchasing Managers Index Raiffeisen delle PMI è sceso in marzo da 50,1 a 47,9 punti, attestandosi quindi come spesso negli ultimi dodici mesi al di sotto della soglia di crescita di 50 punti. Le aziende industriali interpellate giudicano pertanto la propria attività operativa complessivamente in calo rispetto a febbraio. Soltanto la componente degli ordinativi, che con una ponderazione del 30% ha il maggior peso specifico nell’indice complessivo, si colloca ancora al di sopra della soglia di espansione. A marzo il numero di PMI a segnalare una crescita è stato tuttavia nettamente inferiore anche su questo versante, cosicché la componente relativa agli ordinativi si colloca attualmente soltanto a 50,7 punti rispetto ai 55,2 di febbraio. Le altre componenti sono invece rimaste tutte al di sotto dello spartiacque dei 50 punti. La maggior parte di esse è anzi scivolata ancora più in profondità nella zona di contrazione.
La componente occupazionale è scesa ad esempio da 47,1 a 46,3 punti, toccando così i propri minimi degli ultimi tre anni. L’occupazione è notoriamente un indicatore posticipatore, in quanto reagisce con un certo differimento temporale agli sviluppi congiunturali. Le cifre attuali indicano tuttavia che la pressione sull’occupazione nell’industria non si è ancora dissipata.
Il grado di utilizzo delle capacità produttive è recentemente ancora diminuito; a marzo è infatti salita la quota di PMI che segnalano un calo della produzione. La rispettiva componente è quindi scesa da 49,0 punti a 45,7 punti. Anche la componente dei tempi di consegna è scesa, riconfermandosi quindi da oltre un anno al di sotto della soglia di crescita. I tempi di consegna, ovvero il periodo che intercorre tra l’ordinazione e la spedizione della merce al cliente, sono pertanto sempre più brevi, a indicazione di un minor grado di sfruttamento delle capacità produttive.
Industria globale ancora a rilento
Il contesto generale per le PMI svizzere si riconferma impegnativo, soprattutto a causa del perdurare della debolezza della domanda estera. Le esportazioni continuano a segnare il passo da alcuni mesi su livelli elevati, per quanto soltanto grazie alla forte crescita dell’export di prodotti farmaceutici. Nella maggior parte degli altri settori il fatturato delle esportazioni è invece in calo, come accaduto anche a gennaio e febbraio. L’industria globale sembra aver iniziato la risalita dai propri minimi, in quanto in molti Paesi la situazione degli ordinativi è attualmente meno negativa rispetto alla fine dello scorso anno. Mancano tuttavia chiari impulsi di crescita e non sussistono quindi ancora segnali di un’imminente ripresa di più ampio respiro.
PMI Raiffeisen – Sottocomponenti (II)
Mar 24 | Feb 24 | Gen 24 | Dic 23 | Nov 23 | |
---|---|---|---|---|---|
Indice globale | 47,9 | 50,0 | 40,7 | 50,9 | 46,8 |
Ordinativi | 50,7 | 55,2 | 37,2 | 48,8 | 44,8 |
Produzione | 45,7 | 49,3 | 37,7 | 56,1 | 48,5 |
Occupazione | 46,3 | 48,1 | 45,9 | 55,6 | 44,4 |
Tempi di consegna | 48,1 | 47,4 | 42,5 | 45,1 | 50,0 |
Scorte di acquisti | 47,4 | 43,7 | 45,9 | 43,4 | 48,5 |
50 = sogila di crescita
Domagoj Arapovic ha studiato Economia all'Università di Zurigo. Ha poi lavorato dal 2007 al 2012 presso la Banca nazionale svizzera nell'Economic Research e nella Gestione dei rischi. Detiene dal 2011 il diploma di Chartered Financial Analyst, e dal 2013 è impiegato presso Raiffeisen Svizzera come Senior Economist.
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