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Pilastro 3a e lavoro a tempo parziale

20.10.2025

Tutto ciò che occorre sapere

Il lavoro a tempo parziale riduce la previdenza per la vecchiaia.
 

Chi lavora a tempo parziale e guadagna un reddito soggetto all'AVS può effettuare versamenti nel pilastro 3a.
 

I versamenti nel pilastro 3a possono ridurre, o nel migliore dei casi colmare, le lacune previdenziali. 
 

Se possibile, versare ogni anno l'importo massimo e portarlo in deduzione dal reddito imponibile.
  

I mancati versamenti nel pilastro 3a possono essere recuperati a determinate condizioni.

Informazioni importanti sul lavoro a tempo parziale e sul pilastro 3a 

Una lacuna previdenziale che si crea nell'AVS o nella cassa pensioni a causa di un'attività lavorativa a tempo parziale può essere colmata almeno in parte mediante versamenti nel pilastro 3a, purché disponiate di un reddito da attività lucrativa soggetto ad AVS. L'importo annuo massimo dipende dalla vostra affiliazione o meno a una cassa pensioni: le persone assicurate presso una cassa pensioni che lavorano a tempo parziale possono versare fino a 7'258 franchi l'anno. L'importo può essere dedotto dal reddito imponibile. Chi non è assicurato presso una cassa pensioni ha invece diritto di versare contributi fino al 20 per cento del reddito da attività lucrativa, fino a un importo massimo di 36'288 franchi.

Utilizzo del pilastro 3a con un lavoro a tempo parziale 

Chi effettua versamenti nel pilastro 3a può accumulare un capitale aggiuntivo per la vecchiaia. Se siete iscritti a una cassa pensioni, potete versare al massimo 7'258 franchi l'anno (aggiornamento al 2025). 

Se non siete assicurati presso una cassa pensioni, potete versare nel pilastro 3a al massimo il 20 per cento del vostro reddito da attività lucrativa annuale, ma non più di 36'288 franchi (aggiornamento al 2025). Se quindi lavorate a tempo parziale e avete un reddito basso, si riduce di conseguenza anche l'importo che potete versare nel 3º pilastro. Un esempio: se guadagnate 20'000 franchi all'anno, potete versare nel pilastro 3a un massimo di 4'000 franchi, ossia una somma significativamente inferiore all'importo massimo per i dipendenti con cassa pensioni. Anche chi ha diversi piccoli lavori per i quali non è prevista la cassa pensioni deve sommare i redditi e può versare solo il 20 per cento del reddito complessivo.

Quando è possibile, è consigliabile versare nel pilastro 3a il massimo importo annuo possibile. Siete liberi di scegliere se versare i vostri averi previdenziali su un conto 3a oppure investirli in fondi previdenziali e sfruttare così le opportunità di rendimento offerte dai mercati finanziari.

Scoprite quando è opportuna l'una o l'altra soluzione.

 

Vantaggi fiscali del pilastro 3a

Chi ha una previdenza privata gode di vantaggi. I versamenti nel pilastro 3a sono infatti deducibili dalle imposte. Per i lavoratori a tempo parziale, ciò significa che i contributi nel pilastro 3a riducono il reddito imponibile, con conseguenti vantaggi fiscali. I lavoratori a tempo parziale conseguono spesso un reddito basso e quindi il vantaggio fiscale può essere maggiore in termini relativi, perché rappresenta una quota maggiore del reddito complessivo.

Versamento retroattivo nel pilastro 3a

Se non è sempre possibile versare nel pilastro 3a l'importo massimo applicabile, dal 1º gennaio 2026 si potranno recuperare i mancati versamenti per le lacune a partire dal 2025, alle seguenti condizioni:

  • Nell'anno del versamento retroattivo, deve essere prima versato per intero l'importo massimo ordinario dell'anno di contribuzione in corso.
  • Una lacuna può essere colmata solo nell'arco di un anno civile, in diversi piccoli importi o con un pagamento una tantum, e non distribuita su più anni. In un solo anno di versamento retroattivo si possono invece colmare le lacune di diversi anni.
  • I versamenti retroattivi possono essere effettuati entro dieci anni.

Scoprite di più sulle condizioni per il versamento retroattivo

 

I versamenti retroattivi nel pilastro 3a contribuiscono a colmare le lacune previdenziali in modo mirato. Per le persone con e senza cassa pensioni si applicano disposizioni diverse per quanto riguarda gli importi massimi per il pilastro 3a, ed esse influiscono anche sui versamenti retroattivi massimi possibili. Ciò riguarda in particolare i lavoratori a tempo parziale con un reddito basso, inferiore alla soglia di entrata delle casse pensioni.

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Domande frequenti sul lavoro a tempo parziale e sul pilastro 3a

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