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Lavoro a tempo parziale e previdenza in sintesi

21.07.2025

Tutto ciò che occorre sapere

Il lavoro a tempo parziale aumenta il rischio di lacune previdenziali.

 

Chi lavora a tempo parziale deve pianificare con particolare attenzione la propria previdenza.

 

Lo stesso vale nel caso in cui si svolgano più lavori a tempo parziale e se si vive in un rapporto di concubinato. 

 

Il rischio maggiore riguarda il 2° pilastro ed è legato alla soglia d'entrata e alla deduzione di coordinamento.

Fatti importanti su lavoro a tempo parziale e previdenza

Il lavoro a tempo parziale offre un buon equilibrio tra vita privata e professionale, ma ha conseguenze negative sulla previdenza. Infatti, un grado di occupazione ridotto garantisce un salario più basso e la rendita per la vecchiaia sarà conseguentemente inferiore. L'effetto è più marcato nel 2° pilastro della cassa pensioni, a causa della deduzione di coordinamento e della soglia d'entrata.

Con il lavoro a tempo parziale è cruciale una pianificazione attenta (Download: Opuscolo – Provvedere individualmente alla previdenza). È importante effettuare versamenti nel 3° pilastro privato e non dimenticare il contributo minimo AVS di 530 franchi l'anno. Soprattutto le donne devono cautelarsi nella previdenza, poiché spesso lavorano a tempo parziale e in media vivono più a lungo degli uomini. Consigliamo dunque di preferire un datore di lavoro «favorevole al tempo parziale», con adeguate prestazioni della cassa pensioni.

Le coppie in concubinato devono poi affrontare criticità specifiche. Le rendite AVS per le coppie sposate si basano sul reddito combinato di entrambi i coniugi. I gradi di occupazione diversi si vanno così a compensare, mentre ciò non accade nel concubinato. Inoltre, i partner in concubinato non hanno sempre diritto alle prestazioni delle assicurazioni sociali in caso di decesso o invalidità.

Il lavoro a tempo parziale fa tendenza

Il lavoro a tempo parziale piace più che mai. Oltre la metà delle svizzere e poco meno di uno svizzero su cinque lavorano a meno del 90 per cento. Le persone che lavorano a tempo parziale devono però conoscere gli effetti di un orario lavorativo ridotto sulla previdenza per la vecchiaia, così da evitare lacune finanziarie al pensionamento. Il lavoro a tempo parziale riduce infatti la previdenza per la vecchiaia.

 

Grado di occupazione in Svizzera nel 1991 e nel 2023

Grado di occupazione in Svizzera nel 1991 e nel 2023

Fonti: UST, Centro Investimenti & Previdenza di Raiffeisen Svizzera

Il lavoro a tempo parziale nel sistema dei 3 pilastri

Il reddito influenza tutti e tre i pilastri della previdenza svizzera: l'ammontare della rendita AVS dipende dal reddito medio. Chi guadagna meno riceverà in futuro una rendita più bassa. D'altronde con il lavoro a tempo parziale si hanno anche meno possibilità di mettere da parte del denaro per la previdenza privata. Ne risente quindi indirettamente anche il 3° pilastro. 

Le ripercussioni più forti si hanno però sul 2° pilastro. Infatti il salario determina l'entità dei contributi alla cassa pensioni. Tuttavia non viene considerato l'intero salario, dato che è prevista la cosiddetta deduzione di coordinamento di 26'460 franchi. Ai fini del calcolo dei contributi della cassa pensioni è determinante soltanto il salario che rimane dopo tale deduzione (definito salario assicurato o coordinato). La deduzione di coordinamento è uguale per tutti i salari, con la conseguenza che in proporzione penalizza di più i salari bassi. 

Per le donne: lavoro a tempo parziale e previdenza

Il 60 per cento circa delle donne che lavorano in Svizzera ha un impiego a tempo parziale e quindi guadagna meno. Un salario più basso significa prestazioni ridotte dalla cassa pensioni. Ciò è dovuto alla deduzione di coordinamento fissa di 26'460 franchi che riduce molto il salario assicurato. Inoltre, molte donne non sono affatto assicurate presso una cassa pensioni, perché guadagnano meno della soglia d'entrata di 22'680 franchi. Tuttavia, esistono anche casse pensioni «favorevoli al tempo parziale» che assicurano anche salari inferiori e abbassano la deduzione di coordinamento al fine di garantire una previdenza per la vecchiaia superiore.

Tempo parziale: copertura in caso di concubinato

Le coppie in concubinato devono affrontare alcune sfide specifiche. Le rendite AVS per le coppie sposate si basano sul reddito combinato di entrambi i coniugi. Si compensano così le differenze nel grado di occupazione, dettate dalla necessità, ad esempio, che un partner si concentri principalmente sulla famiglia e i figli. Nel concubinato non funziona così. Anche in caso di decesso o di invalidità le coppie sposate e quelle in concubinato non sono equiparate. I partner non coniugati non ricevono sempre le prestazioni per i superstiti delle assicurazioni sociali.

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Domande frequenti sul lavoro a tempo parziale 

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