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Commento sul mercato – Uno sguardo alla settimana borsistica

Con un colpo di scena, la Banca centrale statunitense (Fed) inizia ad allentare la politica monetaria. Le borse reagiscono dapprima con prudenza, interpretando però poi la mossa, almeno a breve termine, positivamente.

La Fed USA avvia il ciclo di taglio dei tassi

La Fed USA ha abbassato il proprio tasso di riferimento di mezzo punto percentuale, diventando così una delle ultime grandi banche centrali ad aver avviato il ciclo di taglio dei tassi. L'attenzione dei banchieri centrali si sposta pertanto dalla lotta all'inflazione al rafforzamento dell'economia e del mercato del lavoro. Quest'ultimo, pur mostrandosi robusto, di recente ha registrato un raffreddamento. Il taglio dei tassi superiore alla media minaccia inoltre di diffondere preoccupazioni sul fatto che la situazione congiunturale potrebbe peggiorare più rapidamente di quanto al momento i dati economici facciano supporre. Un affidabile sostegno rimane il consumatore estremamente resiliente. La reazione delle borse è stata disomogenea. Mentre i mercati USA hanno dapprima reagito con euforia e ceduto nuovamente guadagni nel corso delle negoziazioni, i mercati azionari asiatici ed europei hanno presentato un trend positivo.

 

Borsa svizzera apatica

Nel corso della settimana lo Swiss Market Index (SMI) ha oscillato, senza un chiaro trend, intorno ai 12'000 punti. Solo il taglio dei tassi da parte della Fed ha migliorato l'umore degli investitori. Un quadro disomogeneo è emerso anche dai pesi massimi dell'indice. Mentre il gruppo farmaceutico Roche ha sostenuto l'indice con una performance robusta, per Nestlé continua la debolezza del corso. Nel frattempo i titoli scambiano agli stessi bassi livelli di quattro anni e mezzo fa allo scoppio della pandemia da coronavirus.

 

Ristrutturazione per Meyer Burger

Il produttore di celle solari Meyer Burger, in difficoltà, sta lottando per la sopravvivenza. Nella speranza di farcela, il CEO, Gunter Erfurt, verrà sostituito e verranno tagliati 200 posti di lavoro. Questo è dovuto al fallimento dei piani di espansione negli USA, dove ormai le prospettive sono più modeste del previsto. Concentrandosi sul core business, entro fine 2026 l'azienda aspira a un utile positivo prima dei tassi d'interesse, delle imposte e degli ammortamenti (EBITDA). Dopo anni di delusioni, questi obiettivi vanno però presi con estrema cautela. Infatti, dopo una reazione inizialmente positiva, i titoli sono poi ritornati sotto pressione.

Delisting alla borsa svizzera

Questa settimana sono state due le aziende che hanno annunciato un delisting. Il 7 novembre 2024 i titoli del fornitore di software e servizi IT Crealogix verranno negoziati per l'ultima volta a causa dell'acquisizione da parte dell'azienda britannica Vencora, annunciata alla fine dell'anno scorso. Si congeda dalla borsa anche ENR Russia. La società d'investimento, specializzata tra l'altro in investimenti in Russia, verrà interamente acquisita dal gruppo bancario Valartis che ne detiene già il 97.9%

 

Microsoft aumenta il dividendo

Il gruppo di software USA aumenta il dividendo del 10%, distribuendo quindi agli azionisti, a cadenza trimestrale, USD 0.83 per azione, importo che corrisponde a un rendimento da dividendo di quasi lo 0.8% all'anno. Inoltre Microsoft ha in programma di riacquistare proprie azioni per un valore di USD 60 miliardi. Con questa mossa Microsoft è in buona compagnia: a maggio, infatti, l'avversaria Apple ha annunciato un programma di riacquisto di USD 110 miliardi. Tuttavia, se si mettono a confronto gli importi con la capitalizzazione di mercato, pari rispettivamente a oltre 3'200 miliardi, i programmi si rivelano essere una goccia nel mare.  

 

Lo yen alla mercé dei tassi

Dopo una fase di debolezza durata anni, di recente lo yen giapponese ha registrato un forte aumento. Solo a settembre è aumentato del 2.5% rispetto al dollaro USA e del 2.2% rispetto al franco svizzero per via delle differenze d'interesse in calo. Mentre le banche centrali di tutto il mondo allentano la politica monetaria, gli investitori nel paese del Sol Levante prevedono altri rialzi dei tassi, cosa che depone a favore della valuta locale. È bastata però la dichiarazione della Fed USA, secondo cui la velocità dei tagli dei tassi diminuirà, a indebolire di nuovo leggermente la valuta giapponese.

In agenda

Decisione sui tassi della BNS

Il 26 settembre verrà resa nota la decisione sui tassi della Banca nazionale svizzera. Prevediamo una riduzione di 25 punti base.

In primo piano

La fine di Tupperware

Il produttore di contenitori salvafreschezza per alimenti è appeso a un filo. Dopo aver scongiurato un fallimento l'anno scorso, questa volta le trattative con i creditori non sono andate a buon fine.

Grafico della settimana

Il prezzo delle azioni Trump scende

Andamento del corso azionario del Trump Media & Technology Group, in USD

Fonti: Bloomberg, Raiffeisen Svizzera CIO Office

I valori del Trump Media & Technology Group si indeboliscono. Solo da metà luglio il loro prezzo si è dimezzato. Per l'ex presidente e attuale candidato si tratta di una perdita di oltre 2 miliardi di dollari USA. È plausibile che la discesa continuerà, perché questa settimana si conclude il periodo di lock-up, con una possibile ulteriore pressione alle vendite. Donald Trump ha confermato di voler mantenere le proprie quote. Il corso azionario può servire da barometro delle elezioni? Lo scopriremo. La nomina ufficiale, l'attentato e il ritiro del suo rivale Joe Biden, di volta in volta, avevano portato ad aumenti dei corsi. Quei tempi, per ora, sono passati.

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