Categorie d'investimento in focus: azioni
I mercati azionari, da inizio anno, hanno registrato guadagni a doppia cifra percentuale. A causa dell'aumento delle valutazioni, la selezione diventa sempre più importante. Il settore farmaceutico è interessante.
31.10.2025
Dazi del 100% sui farmaci! Questi erano i dazi brevemente ventilati a inizio ottobre per le importazioni di farmaci negli USA, ma poi, solo poche ore dopo il loro annuncio, sono stati cancellati. Da tempo il Presidente USA minaccia di imporre tariffe elevate all'industria farmaceutica. Tuttavia, ad oggi, non è avvenuto nulla di tutto ciò. Al contrario: i prodotti farmaceutici sono tuttora esenti dai dazi del 39% sulle esportazioni svizzere. Ed è probabile che nel breve termine non ci sarà un grande cambiamento. L'obiettivo di Trump, infatti, è quello di abbassare i prezzi dei farmaci negli USA e con i dazi otterrebbe esattamente il contrario. A farne le spese sarebbero i pazienti.
I dazi sono quindi più che altro una minaccia strategica per spingere le aziende farmaceutiche a fare concessioni sui prezzi e a investire ulteriormente negli USA. E in questo senso Trump ha già ottenuto i primi successi: le multinazionali svizzere Roche e Novartis, tra le altre, hanno annunciato investimenti miliardari. Roche prevede di investire 50 miliardi di dollari nella costruzione di impianti di produzione e centri di ricerca entro il 2030. Novartis, invece, ha preventivato un importo di 23 miliardi. È opportuno precisare che tali investimenti, in misura analoga, erano comunque già pianificati.
Anche in merito alle concessioni sui prezzi ci sono delle novità. A inizio ottobre, l'azienda statunitense Pfizer ha concluso un accordo con il governo degli Stati Uniti che prevede riduzioni specifiche dei prezzi. In cambio Pfizer riceve l'esenzione dai dazi per tre anni. Concretamente, verranno ridotti i prezzi dei farmaci distribuiti nell'ambito del programma sanitario Medicaid. Alcuni farmaci, inoltre, saranno venduti scontati ai pazienti direttamente attraverso la nuova piattaforma TrumpRx.gov. In tal modo verrà eliminato il costoso commercio intermedio. Nel complesso, l'impatto per Pfizer è marginale, poiché Medicaid rappresenta solo poco meno del 10% delle vendite negli USA. Di conseguenza il prezzo delle azioni di Pfizer, dopo l'annuncio, ha registrato un balzo. Altre aziende farmaceutiche dovrebbero stipulare a breve accordi simili.
Dopo la significativa sottoperformance il settore farmaceutico ha potenziale di recupero
Nel frattempo, le azioni farmaceutiche vengono scambiate in borsa con un notevole sconto. Novartis e Roche sono attualmente scambiate a un rapporto prezzo/utile di 14, rispetto al 19 dello Swiss Performance Index (SPI): uno sconto di valutazione che sembra difficilmente giustificato, visti gli elevati margini di utile e le prospettive di crescita strutturale a causa degli sviluppi demografici. A ciò si aggiungono interessanti rendimenti da dividendo superiori al 3.5%.
Andamento dell'indice MSCI World e dell'indice MSCI World Pharmaceuticals, in CHF e indicizzati
Fonti: Bloomberg, CIO Office Raiffeisen Svizzera
Riteniamo quindi che il settore farmaceutico abbia un notevole potenziale di recupero dopo la significativa sottoperformance degli ultimi tre anni. In prospettiva, considerata l'elevata ponderazione del settore, ciò depone a favore del mercato azionario svizzero.
Pubblicazione «Guida agli investimenti»
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