La Svizzera come centro di ricerca e piazza lavorativa: «Le idee davvero valide sono quelle semplici»

Chi non conosce i veicoli elettrici di Kyburz? Li vediamo quando il postino distribuisce la posta o quando l'anziana signora della casa accanto esce a fare la spesa. Questi pratici veicoli a tre o quattro ruote sono particolarmente apprezzati dalla Posta, dai comuni, dalle aziende e dalle persone con difficoltà motorie. Nonostante possano sembrare semplici, sono il risultato di un grande lavoro di sviluppo e di un approccio orientato alle esigenze degli utenti.

Una mente serena favorisce l'innovazione

«Le idee davvero valide sono quelle semplici», afferma il CEO Martin Kyburz. Il suo approccio all'innovazione è pragmatico, proprio come i veicoli elettrici che la sua azienda sviluppa a Embrach, nei pressi di Zurigo. Per Kyburz, meccanico e ingegnere elettrico qualificato, innovare significa trovare soluzioni. E queste soluzioni devono soddisfare diverse esigenze. «Come ingegnere, desidero strutturare tutti i gruppi di interesse.» Una mente serena è il presupposto fondamentale per l'innovazione. «Ho bisogno di tensione quando mi occupo di qualcosa. E ho bisogno di tranquillità per elaborare i pensieri. La tensione non porta a soluzioni efficaci.»

Pioniere della mobilità elettrica    

Martin Kyburz, CEO di Kyburz Switzerland AG, lo sa bene. Ha iniziato praticamente dal nulla, proprio come Bill Gates nel garage di casa sua. All'epoca, il giovane ingegnere era affascinato dalle auto, in particolare dal Tour de Sol, una gara di auto elettriche a energia solare. «La semplicità del motore elettrico mi ha sempre affascinato. I motori a benzina e diesel hanno un rendimento relativamente basso e una struttura complessa», spiega Martin Kyburz. «Ho creduto fin da subito nella mobilità elettrica e volevo renderla più efficiente, per esempio realizzando una struttura leggera. All'inizio non c'era alcun interesse commerciale, ma solo pura curiosità.»

Dal campionato europeo di auto solari al Salone dell'Auto di Ginevra

È il 1991 quando Martin Kyburz costruisce l'auto elettrica «Cheetah», che si aggiudica il primo posto al campionato europeo delle auto solari nella categoria «Prototipi». Nel 1993 «Cheetah» fu presentata al Salone dell'Auto di Ginevra, dove suscitò grande interesse. «La gente era entusiasta. Con questo veicolo non abbiamo presentato solo un nuovo prodotto, ma anche un nuovo modo di pensare.» Martin Kyburz avrebbe potuto trovare un ottimo posto di lavoro, ma non era ciò che desiderava. «Ero e sono tuttora uno spirito libero.» E come tale vuole continuare la sua missione, sempre basata sulla domanda: «Quando creo qualcosa, chi ne trae beneficio?»

«Cheetah» non è stato solo il capolavoro di Martin Kyburz, ma anche il punto di partenza per il successo della sua azienda. Oggi Kyburz Switzerland AG impiega circa 170 collaboratori e oltre 30'000 veicoli Kyburz circolano in tutto il mondo. Nonostante il successo, Martin Kyburz non ha perso la sua umiltà. «Come meccanico e ingegnere di livello medio, non avrei avuto alcuna possibilità nell'industria automobilistica tradizionale», afferma ridendo.

Nessuna carenza di personale qualificato, ma orgoglio professionale

Per Kyburz Switzerland AG questo significa continuare a produrre i propri veicoli in Svizzera. Nella grande nuova struttura produttiva di Embrach (ZH) vengono assemblati i componenti prefabbricati e i veicoli vengono equipaggiati secondo le esigenze dei clienti. I componenti dei veicoli Kyburz provengono da fornitori nazionali ed esteri. «La cosa più importante è che le persone siano orgogliose del proprio lavoro», sottolinea Martin Kyburz. Kyburz sembra seguire la strada giusta: la sua azienda non soffre certo di carenza di personale qualificato.

Kyburz sta rivoluzionando il riciclaggio delle batterie

«Il mio desiderio è riuscire a regolare il bilancio energetico. Non consumare più di quanto abbiamo a disposizione. Trattare con cura le nostre materie prime e non sprecarle.» Martin Kyburz si impegna costantemente a favore di questo obiettivo, promuovendo l'innovazione e lo sviluppo. Il suo team ha recentemente sviluppato un processo unico al mondo che consente di riciclare le batterie al litio. «Non siamo ancora nella fase di implementazione pratica, ma l'Empa ha confermato che il processo è efficace. Attualmente abbiamo un prototipo di impianto in funzione e vorremmo predisporlo per la produzione in serie in collaborazione con un'azienda tedesca.» Martin Kyburz ha deliberatamente deciso di non brevettare il procedimento di base, ma solo gli aspetti più avanzati. «Voglio che si continui a fare ricerca in questo campo e che la tecnologia si diffonda. Per me è più importante che trarne profitti.»